Home » Intrattenimento » Milan alla ricerca di un nuovo ds tra nomi, trattative e incertezze di primavera 2025

Milan alla ricerca di un nuovo ds tra nomi, trattative e incertezze di primavera 2025

Il Milan valuta con attenzione il nuovo direttore sportivo per la stagione 2025-26, tra nomi come Fabio Paratici, Igli Tare e Tony d’Amico, mentre l’Atalanta frena su eventuali cessioni.

Milan_alla_ricerca_di_un_nuovo

Il Milan sta affrontando una complessa e prolungata ricerca del direttore sportivo per la stagione 2025-26, con vari nomi in ballo e decisioni ancora aperte, mentre monitora con attenzione ogni sviluppo. - Immaginario.tv

Il Milan prosegue con attenzione la scelta del direttore sportivo per la stagione 2025-26. Le difficoltà nell’individuare il profilo giusto si accumulano da tempo e, a fine primavera, restano molte incognite sulle tempistiche di chiusura della questione. Monica Colombo, giornalista de Il Corriere della Sera, ha fatto il punto sulla situazione durante un’intervista nel canale YouTube di Carlo Pellegatti. Le sue parole hanno evidenziato dubbi, cambi di rotta e contatti in corso, con alcuni nomi ancora in bilico.

I motivi dietro un processo di selezione incerto e prolungato

Il Milan sta affrontando un percorso complesso per nominare il suo nuovo direttore sportivo. Il ruolo è cruciale per impostare la prossima stagione, ma molte decisioni non sono state ancora decisive. Monica Colombo ha riassunto come siano emersi nel corso della primavera diversi candidati dati più volte in pole position, salvo poi allontanarsi dalla trattativa. Questi cambi continui hanno creato una situazione non semplice da gestire per la dirigenza rossonera.

Il primo nome che ha attirato l’attenzione è stato quello di Fabio Paratici. Il suo possibile arrivo è stato reso complicato da una squalifica che ha rallentato o bloccato la trattativa. Questa situazione ha imposto al club di guardarsi attorno senza poter concludere rapidamente. In seguito la ricerca si è concentrata su Igli Tare, il cui nome ha avuto consensi importanti, come quello di Paolo Cardinale e persino di Zlatan Ibrahimovic. Tare è stato incontrato anche dall’amministratore delegato Paolo Furlani, dando l’idea che la scelta potesse cadere su di lui. Eppure, non essendo mai arrivato il contratto, il segnale è stato chiaro: Tare non era la soluzione finale.

La figura di tony d’amico e le posizioni di atalanta e milan

La situazione attuale sembra indicare Tony d’Amico, direttore sportivo dell’Atalanta, come favorito. D’Amico ha portato avanti un lavoro importante a Bergamo e per questo la famiglia Percassi ha espresso chiaramente la volontà di tenerlo in squadra per un progetto a medio termine. Il nerazzurro vanta un rapporto saldo con il tecnico Gian Piero Gasperini e insieme hanno sviluppato un modello di gestione apprezzato. Proprio per questo, almeno per il momento, l’Atalanta non sembra disposta a separarsi né da Gasperini né da d’Amico.

Nonostante questo, al Milan cresce l’ipotesi che d’Amico possa diventare disponibile qualora nella prossima stagione ci siano cambiamenti importanti. Se Gasperini decidesse di proseguire la sua avventura a Bergamo, allora la società potrebbe prendere in considerazione un addio di d’Amico. Nel frattempo il Milan osserva con attenzione, sapendo però che difficilmente questa operazione si potrà chiudere a breve. La posizione di d’Amico si inserisce in un contesto di valutazioni più ampie che riguardano sia l’atleta sia la struttura tecnica e dirigenziale.

Le opzioni alternative e le ipotesi legate ai risultati sportivi

Non sono escluse altre vie per la scelta definitiva del direttore sportivo. Possibile che, a seconda di come si svilupperanno le prossime settimane e i risultati ottenuti in campo, il Milan decida di mantenere l’attuale management. Una voce che circola riguarda il fatto che la vittoria della Coppa Italia possa rafforzare la fiducia nel gruppo dirigenziale così com’è. Questo scenario rappresenta l’ultima ipotesi e ha meno riscontri concreti, ma resta inserita nel dibattito interno della società.

L’attesa per la chiusura di questa ricerca si accompagna a un clima di incertezza. Gli addetti ai lavori seguono con attenzione ogni sviluppo. La gestione del post stagione, con l’obiettivo di costruire una squadra competitiva, richiede tempi e decisioni calibrate. La complessità del ruolo di direttore sportivo impone un confronto dettagliato tra aspettative e disponibilità. A guardare le dinamiche fin qui emerse, si capisce che il Milan sta cercando il profilo in grado di impostare un lavoro solido per i prossimi anni.