Home » Notizie » Grave incidente stradale nell’idaho vicino a yellowstone: tra le vittime una turista italiana di milano

Grave incidente stradale nell’idaho vicino a yellowstone: tra le vittime una turista italiana di milano

Un incidente stradale sulla US Highway 20 vicino al parco nazionale di Yellowstone ha causato sette morti, tra cui una donna italiana di Milano; feriti trasportati in ospedali dell’Idaho e assistenza dell’ambasciata italiana.

Grave_incidente_stradale_nell%E2%80%99

Un grave incidente stradale vicino al parco di Yellowstone ha causato la morte di sette persone, tra cui una donna italiana di Milano; feriti sono stati trasportati in ospedale e le autorità italiane assistono le famiglie. - Immaginario.tv

Un drammatico incidente stradale ha scosso l’Idaho orientale il 1° maggio, poco distante dal parco nazionale di Yellowstone. Nel sinistro, avvenuto nella serata intorno alle 19:15, ha perso la vita una donna italiana originaria di Milano insieme ad altre sei persone. Il grave impatto ha coinvolto un minivan turistico e un pick-up, con conseguenze pesanti per i passeggeri e i conducenti dei veicoli. Gli enti locali e l’ambasciata italiana sono impegnati nelle operazioni di identificazione e assistenza alle famiglie.

Dinamica dell’incidente e luoghi coinvolti

L’incidente si è verificato sulla US Highway 20, in prossimità di Henry’s Lake, un’area conosciuta per la vicinanza al parco nazionale di Yellowstone. Il minivan coinvolto, un modello Mercedes, trasportava 14 persone, in maggioranza turisti stranieri. Il veicolo si è scontrato frontalmente con un pick-up Dodge Ram che procedeva nella direzione opposta.

Lo scontro è stato particolarmente violento: entrambi i mezzi hanno preso fuoco subito dopo l’impatto, complicando gli interventi dei soccorritori. A bordo del pick-up c’era un autista texano di 25 anni che, assieme a sei persone dal minivan, è rimasto ucciso. L’incendio ha distrutto parzialmente i veicoli, rendendo difficoltose le operazioni di recupero e identificazione delle vittime.

Le forze dell’ordine locali hanno iniziato le indagini con l’obiettivo di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Al momento non sono stati forniti dettagli precisi sulle cause scatenanti, che potrebbero riguardare velocità, condizioni della strada o eventuali distrazioni. Le rilevazioni e l’analisi dei dati raccolti proseguiranno nei prossimi giorni.

Il bilancio delle vittime e le condizioni dei feriti

Le vittime confermate sono sette, tra cui la donna italiana di Milano e l’autista del pick-up. Gli altri cinque deceduti erano turisti stranieri che viaggiavano sul minivan. La polizia dell’Idaho ha deciso di non diffondere ancora i nomi delle persone coinvolte per permettere le operazioni di identificazione ufficiale e la notifica ai familiari, che richiedono tempi più lunghi a causa della gravità e della complessità dell’incidente.

Il numero di feriti è significativo. Tre persone sono state trasportate in eliambulanza a centri medici specializzati, mentre altri feriti sono stati portati in ospedale tramite ambulanze. Tra i ricoverati, due pazienti si trovano presso il Madison Memorial Hospital con condizioni stabili, mentre altri tre sono già stati dimessi dopo le cure. Due degenti si trovano all’Eastern Idaho Regional Medical Center, dove continuano i trattamenti necessari.

Le squadre di emergenza hanno lavorato per garantire anche l’accesso alle cure anche per i feriti meno gravi, mentre gli inquirenti hanno svolto le perizie per definire l’esatto quadro delle responsabilità e dei fattori in gioco.

Il ruolo delle istituzioni italiane nell’assistenza ai familiari

La Farnesina e l’ambasciata italiana a Washington sono attivamente coinvolte nella gestione delle conseguenze per la vittima italiana e i suoi famigliari. Le autorità diplomatiche hanno preso contatto con le strutture sanitarie locali e le autorità dell’Idaho per ottenere informazioni aggiornate e coordinare l’assistenza necessaria.

L’intervento dei rappresentanti del governo italiano si concentra anche nel fornire supporto emotivo e pratico ai congiunti della donna milanese, agevolando i contatti e le procedure per il rimpatrio della salma o per altre misure da adottare.

La vicenda ha richiamato l’attenzione sulle difficoltà che possono emergere in situazioni di emergenza all’estero, specialmente in zone remote o con infrastrutture limitate. Seppur la dinamica esatta resti da chiarire, le istituzioni lavorano per contenere le ripercussioni di questo evento drammatico a livello umano e burocratico.