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La via Francigena nel Sud Lazio offre un percorso tra borghi medievali, paesaggi naturali e siti storici come Cori, Norma, Sermoneta e il Giardino di Ninfa, unendo storia, cultura e natura lungo l'antico cammino verso la Terra Santa. - Immaginario.tv

la via francigena nel sud lazio attraversa borghi storici come cori, norma e sermoneta, offrendo paesaggi naturali unici e luoghi di interesse culturale come il castello caetani e il giardino di ninfa

La via francigena non si esaurisce nel cuore di Roma, ma si estende verso sud, offrendo un itinerario ricco di borghi antichi e paesaggi naturali di grande suggestione. Il percorso, ideale per chi ama camminare o pedalare, segue l’antica autostrada del medioevo e conduce fino ai porti da cui i pellegrini partivano per la terrasanta. Sul sito dmofrancigenasudlazio.it è possibile consultare la mappa dettagliata, che indica le tappe principali di questa parte del cammino.

I borghi di cori e norma: storia e paesaggi nel primo tratto del percorso

Il quarto itinerario della via francigena include Cori, un borgo arroccato su un colle che domina una corona di monti. Cori conserva testimonianze importanti come il tempio di Ercole, un raro esempio di architettura sacra romana, e l’oratorio della Santissima Annunziata, con affreschi medievali. Il complesso di Sant’Oliva e il tempio dei Dioscuri arricchiscono ulteriormente la visita. In estate, luglio soprattutto, il lago di Giulianello accoglie eventi popolari con canti dei contadini e musiche tradizionali, creando una suggestiva atmosfera rurale. Prodotti tipici come prosciutti, olio d’oliva e vini locali completano l’esperienza.

Procedendo verso Norma si trovano altri luoghi di interesse, come l’abbazia di Valvisciolo, famosa per l’architettura monastica e il contesto naturale che la circonda. La valle dell’Usignolo attraversa questo tratto, garantendo scorci panoramici e zone tranquille per il cammino o la pedalata. Norma, con le sue dimensioni ridotte, offre un ambiente intimo per il passeggio tra strade tranquille e case antiche.

Sermoneta e il castello caetani: testimonianze di potere e arte medievale

Sermoneta si mostra dopo circa venti chilometri, con il suo castello che si staglia su una dolce collina sopra il centro abitato. Il castello Caetani è un simbolo della città e conserva sale decorate con affreschi. Il nome Caetani è legato a papa Bonifacio VIII, figura storica nota anche per l’apparizione nell’inferno di Dante, che lo apostrofa direttamente.

Il borgo di Sermoneta mantiene le forme di un villaggio altomedievale, circondato da mura con cinque porte che ne chiudono l’area storica. Le vie interne sono un labirinto di case in pietra e viottoli, perfetti per scoprire angoli nascosti. La cattedrale di Santa Maria Assunta offre opere artistiche di valore, mentre la chiesa di San Michele Arcangelo conserva elementi medievali rilevanti. Importanti anche la loggia dei Mercanti con le sue arcate e il palazzo comunale risalente al Quattrocento. La sinagoga, testimone di una comunità ebraica regionale, completa il quadro storico.

Tra le attrazioni da visitare c’è la via delle Scalette, che porta al belvedere panoramico, e il lavatoio antico, dove si sentono ancora gli echi delle attività quotidiane passate. Il castello mantiene aperte le sale dipinte, che raccontano la storia familiare e artistica dei Caetani.

Il giardino di ninfa: un’oasi verde tra storia e natura a pochi chilometri da sermoneta

A circa sette chilometri dall’abbazia di Valvisciolo, si trova il giardino di Ninfa, un luogo dal fascinо particolare e ricco di storia. Originariamente un tempio dedicato a una divinità delle acque sorgive, l’area divenne una piccola città, poi proprietà dei Caetani. Successivamente, il sito venne saccheggiato e lasciato in abbandono per secoli.

Nel Cinquecento il cardinale Nicolò III Caetani, appassionato di botanica, trasformò questa zona in un giardino recintato, un hortus conclusus. Qui si coltivarono agrumi e molte altre varietà botaniche pregiate, creando un ambiente ordinato e ricco di specie diverse. Oggi il giardino di Ninfa è un parco di grande impatto visivo, che attrae chi apprezza atmosfere naturali immerse nella storia. Visitarlo richiede la prenotazione anticipata, dato che è un’area protetta e gestita con cura.

Il giardino è costruito intorno ai resti della rocca medievale, che mantiene tracce di muri e strutture antiche. Passeggiando tra le piante e le acque sorgive, si percepisce il legame tra l’uomo e la natura, con una storia che coniuga miti, architettura e botanica. Due dettagli si notano subito: la presenza di murature antiche e l’intreccio di specie esotiche con quelle locali. La cura nel mantenere questo spazio ha fatto di Ninfa una meta irrinunciabile per chi attraversa la via francigena nel sud lazio.

Il tratto che da Roma guida al sud continua quindi a mostrare pezzi d’Italia spesso dimenticati ma ancora vivi, in borghi piccoli e ambienti naturali sorprendenti. I cammini di questo genere collegano territori, storie, persone e custodiscono in ogni pietra e in ogni albero un frammento di passato.