Home » Notizie » Monsignor yoannis ha raccontato il rapporto con papa francesco e le sfide nella vaticano
Monsignor_yoannis_ha_raccontat

Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, ex segretario personale di papa Francesco, racconta il rapporto umano di fiducia e confronto con il pontefice, evidenziandone la solitudine, le scelte sulla rotazione dello staff e le critiche costruttive alla curia vaticana. - Immaginario.tv

Monsignor Yoannis Lahzi Gaid racconta il rapporto umano e le sfide di papa Francesco, evidenziando la gestione dei collaboratori, le critiche alla curia vaticana e la solitudine del pontefice nella santa sede.

Il legame tra papa francesco e chi gli è stato accanto negli anni emerge attraverso parole dirette e intime. Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, ex segretario personale del pontefice per oltre sei anni, ha offerto un quadro vivido di quel rapporto, sottolineando momenti di confronto e di affetto che hanno segnato il suo ruolo. Le sfide della vita vaticana e le scelte di papa francesco sulla gestione dei collaboratori si rivelano cruciali per capire l’attuale scenario all’interno della santa sede.

Il rapporto umano tra il papa e il suo segretario personale

Monsignor Yoannis Lahzi Gaid descrive il suo rapporto con papa francesco con toni che richiamano quelli di un padre verso un figlio. Nel corso degli anni in cui è stato segretario personale del pontefice, ha vissuto un clima di fiducia, confronto e rispetto reciproco. Secondo le sue parole, papa francesco non solo ha incoraggiato e guidato, ma ha anche permesso una comunicazione libera e aperta. Monsignor Gaid si è sentito libero di esprimere opinioni anche divergenti, ricevendo sempre una risposta comprensiva e a volte una correzione affettuosa.

Questa natura del rapporto era caratterizzata da molte riunioni e momenti di discussione sui testi degli interventi e sulla catechesi. Papa francesco mostrava attenzione particolare alla scelta delle parole e alla forma. Non era raro che rivedessero insieme i discorsi o che correggessero i testi in modo da riflettere con precisione le sue idee e intenzioni. L’aspetto umano emerge anche in quei momenti più duri: monsignor Gaid ricorda la vicinanza e la forza del pontefice mentre entrambi rimasero bloccati in ascensore nel 2019, un episodio in cui papa francesco mantenne calma e concentrazione, dimostrando la sua serenità anche nelle difficoltà.

Le scelte sulla rotazione dei collaboratori e le conseguenze nella malattia del papa

Una decisione presa da papa francesco ha riguardato il frequente cambio dei suoi collaboratori più stretti. Monsignor Gaid ha riconosciuto che l’intento era motivato da ragioni precise, ma racconta anche che questa pratica ha avuto ripercussioni. In particolare, durante i periodi di malattia del pontefice, la rotazione ha lasciato papa francesco privo di persone che conoscessero a fondo il suo modo di lavorare e pensare. Di conseguenza, mancavano riferimenti pronti a fornire consigli tempestivi nei momenti più delicati.

Questo isolamento è apparso evidente contando anche l’unico collaboratore costante rimasto, Massimiliano Strappetti, l’assistente sanitario personale di papa francesco. Strappetti aveva autonomia decisionale delegata direttamente dal pontefice per interventi medici e gestioni pratiche. La scelta di non affidarsi stabilmente ad altri collaboratori fidati ha limitato il supporto immediato nelle situazioni di criticità. Sullo sfondo resta dunque una riflessione sulla gestione dello staff personale del papa e sui rischi associati a cambi frequenti.

Il giudizio sulla curia vaticana e la necessità di fiducia

Monsignor Yoannis ha parlato anche del rapporto tra papa francesco e la curia vaticana, una componente centrale ma complessa della governance della chiesa. Il pontefice conosceva bene i limiti e le difficoltà di questa struttura, e riconosceva il valore del personale, sia ecclesiastico che laico. Gaid ha fatto notare che papa francesco nutriva rispetto per queste persone ma manifestava al tempo stesso una certa distanza da quel sistema, probabilmente a causa di pratiche burocratiche che ne ostacolavano efficacemente il lavoro.

Il papa aveva criticato aspetti come il clericalismo e la maldicenza all’interno della curia, sollevando dubbi su atteggiamenti e comportamenti. Tuttavia, monsignor Gaid specifica che tali critiche non erano rivolte alla curia come istituzione, bensì ai modi con cui a volte questa operava. Inoltre, Gaid suggerisce che la curia dovrebbe essere spinta a svolgere il proprio compito con più serenità, sentendosi sostenuta nel ruolo e apparentemente apprezzata anche da chi osserva la chiesa esternamente.

Questa prospettiva evidenzia la complessità del rapporto tra papa francesco e la macchina amministrativa della santa sede, dove fiducia e rispetto rimangono temi chiave per una collaborazione efficace. Il cammino verso un nuovo equilibrio dovrà confrontarsi con le tensioni accumulate negli anni di revisione e ristrutturazione.

La figura di papa francesco tra impegno e solitudine

Nel racconto di monsignor Yoannis emerge anche un quadro della figura del papa come un uomo molto impegnato ma a tratti esposto alla solitudine. La cura meticolosa con cui papa francesco seguiva ogni testo e ogni discorso porta alla luce la sua attenzione certosina, ma anche la difficoltà di delegare completamente. Questo atteggiamento, unito alla frequente rotazione dei collaboratori, può aver accentuato momenti di isolamento.

La solitudine di papa francesco si traduce in una gestione personale e diretta di molti aspetti della sua attività. La capacità di mantenere la calma in situazioni di stress, come nel caso dell’ascensore fermo, rivela una persona che tratta con calma la pressione, eppure che non può fare a meno di avere vicino un gruppo di persone che lo comprendano pienamente. Ciò che appare è un papa che, pur essendo una figura pubblica sulla scena mondiale, vive dimensioni private di grande intensità emotiva e intellettuale.

Questo spaccato aiuta a capire la dimensione più umana e meno visibile del pontefice, in equilibrio tra responsabilità alte e momenti di fragilità vissuti lontano dai riflettori.