
La nuova versione animata musicale di *Lady Oscar* è uscita su Netflix Italia nel 2025, proponendo un adattamento condensato e controverso che ha diviso i fan tra apprezzamenti per la qualità artistica e critiche per la perdita di profondità narrativa rispetto all’originale. - Immaginario.tv
La nuova versione di lady oscar, intitolata “Berusaiyu no bara – Le rose di versailles“, è approdata il 30 aprile 2025 su netflix in italia. Si tratta di una rivisitazione animata dell’opera storica creata dalla mangaka riyoko ikeda negli anni ’70. Attesa da tempo e accolta con sospetto da parte degli appassionati, questa produzione giapponese presenta un taglio narrativo inusuale rispetto al materiale originale.
La genesi dell’opera e l’arrivo in italia
Lady oscar nasce come manga negli anni 70 ad opera di riyoko ikeda, che racconta le vicende legate alla rivoluzione francese attraverso un protagonista femminile inserito in una trama ricca di fatti storici e drammi personali. Il successo arrivò anche tramite la serie animata, diffusa in italia a partire dagli anni 80, diventando un cult nel panorama degli anime e della cultura pop.
Nel 2025 si è registrato un interesse acceso per un remake animato giapponese prodotto da studio mappa, con la regia affidata ad ai yoshimura. La notizia ha fatto il giro del web mesi prima dell’uscita, con i fan che hanno seguito da vicino trailer e anticipazioni, sperando di scovare sequenze mai viste. Infine, a fine aprile, netflix ha reso disponibile la pellicola anche in lingua italiana, permettendo a un nuovo pubblico di avvicinarsi alla storia.
Il formato musicale
Questa nuova produzione conserva il titolo originale rielaborato con l’aggiunta dell’indicazione “le rose di versailles“. La regia di ai yoshimura e la sceneggiatura di tomoko konparu hanno scelto un taglio particolare: la narrazione si appoggia infatti su quindici canzoni cantate che accompagnano la trama. A curare i disegni è mariko oka, già nota per altri lavori importanti nel campo degli anime.
Il format del musicale si manifesta attraverso intermezzi musicali che di fatto sostituiscono passaggi narrativi. La colonna sonora svolge la funzione di condensare eventi e scene, cercando di coprire diverse parti della storia in poco meno di due ore. Tale scelta ha l’obiettivo di coniugare musica e racconto, ma si rivela anche un escamotage per ridurre un manga composto da nove volumi e una serie da quaranta episodi a un film di 113 minuti.
Le reazioni del pubblico e le limitazioni del remake
L’accoglienza da parte dei fan è stata per molti versi critica. Le canzoni, pur numerose e di valore artistico, non riescono a trasmettere la complessità del racconto originario. Molte sequenze risultano sintetizzate in modo eccessivo, con ellissi che lasciano scoperte parti fondamentali della trama e del carattere dei personaggi.
Gli utenti sui social e nei forum sottolineano come lady oscar non possa essere ridotta in una forma tanto condensata senza perdere il nucleo emotivo e storico che l’ha resa celebre. La profondità dei drammi personali che attraversano i protagonisti viene sacrificata e sostituita da una narrazione più veloce che tende a svuotare i momenti cruciali.
Anche il modo in cui sono stati modificati dettagli della storia, come il destino del personaggio di andrè, ha suscitato discussioni. Le variazioni non incidono sul succo della trama, ma creano una sensazione di incompletezza e distacco rispetto alle aspettative.
Confronti con le versioni precedenti
Rispetto a questa versione, le trasposizioni teatrali e cinematografiche degli anni passati sono state accolte con maggior favore per la loro capacità di approfondire i temi e mantenere intatto lo spirito dell’opera. Il musical prodotto dal gruppo takarazuka revue nel 1974 e il film franco-nipponico del 1979 sono esempi di un approccio meno riduttivo.
Dal punto di vista tecnico, il remake targato studio mappa si presenta con disegni curati e una realizzazione accurata. La scelta di adottare un format musicale è originale, ma il suo impatto sul racconto si rivela controverso. Rimane incerto a chi si rivolga questa versione: se agli appassionati nostalgici o a un pubblico più giovane in cerca di un primo contatto.
La mancanza di una narrazione organica potrebbe però limitare l’efficacia dell’opera nel coinvolgere nuovi spettatori e non riesce a eguagliare la complessità dei manga e dell’anime classici.
La disponibilità su netflix apre comunque la possibilità di comparare le diverse versioni e di discutere su come un classico possa essere interpretato in modi differenti. I riflettori restano accesi sul destino di lady oscar nelle nuove generazioni.