Home » Notizie » Ragazza di 19 anni muore precipitando in un edificio abbandonato a roma, indagini in corso

Ragazza di 19 anni muore precipitando in un edificio abbandonato a roma, indagini in corso

Una giovane di 19 anni, Carlotta, muore cadendo da sette piani nell’ex mulino Agostinelli a Roma; la procura apre un fascicolo per omicidio colposo mentre si indaga sulle cause e i rischi degli edifici abbandonati.

Ragazza_di_19_anni_muore_preci

Una ragazza di 19 anni è morta a Roma dopo essere caduta da sette piani nell’ex mulino Agostinelli, edificio abbandonato e frequentato per i murales; la procura indaga per omicidio colposo. - Immaginario.tv

Una giovane di 19 anni ha perso la vita sabato pomeriggio dopo essere caduta da un’altezza di sette piani in un immobile abbandonato a Roma. Il tragico evento ha avuto luogo nell’ex mulino Agostinelli, sito in via del Pescaccio, nel quartiere Aurelio. La vittima, Carlotta, si trovava nell’edificio insieme a tre amiche, forse per scattare fotografie ai murales presenti in quella struttura in disuso da oltre vent’anni.

Il luogo della tragedia e la dinamica dell’incidente

L’ex mulino Agostinelli è uno stabile disabitato da decenni, noto tra alcuni gruppi di giovani per i murales che ricoprono le pareti interne. Sabato pomeriggio, Carlotta e le sue amiche sono entrate nell’edificio non custodito. Non è chiaro se l’accesso sia stato fatto forzando qualche ingresso o spontaneamente, ma quelle pareti ospitano opere artistiche di strada diventate una sorta di attrazione per crossover appassionati di fotografia urbana.

All’interno del mulino, per motivi ancora da accertare, Carlotta ha perso equilibrio ed è precipitata da una delle aperture situate a circa sette piani di altezza. La caduta le è stata fatale. Le amiche presenti hanno subito lanciato l’allarme. I soccorsi sono intervenuti tempestivamente ma non hanno potuto evitare il decesso della giovane, avvenuto sul posto o poco dopo il ricovero in ospedale.

Le indagini della polizia e l’intervento della procura

La polizia scientifica è arrivata in via del Pescaccio già poche ore dopo la tragedia. Sul posto sono stati effettuati rilievi e testimonianze preliminari con le tre amiche, che risultano le uniche persone presenti al momento dell’incidente. Il sostituto procuratore Giulia Guccione ha deciso di acquisire i telefoni cellulari di Carlotta e delle sue amiche per ricostruire la dinamica esatta della vicenda.

Tra i primi accertamenti si procede valutando la natura dell’incidente, senza scartare alcuna ipotesi. Al momento, quella più attendibile e sostenuta dagli elementi raccolti è che la giovane sia caduta in modo accidentale mentre esplorava o fotografava l’interno dello stabile. La procura si prepara ad aprire un fascicolo con ipotesi di omicidio colposo, necessario per condurre indagini più approfondite e accertamenti tecnici.

I rischi legati agli edifici abbandonati e le criticità del territorio

L’incidente riporta l’attenzione sui pericoli che implicano gli edifici lasciati in stato di degrado nelle aree urbane come Roma. Strutture come l’ex mulino Agostinelli, prive di manutenzione e senza controlli adeguati, attirano gruppi di ragazzi e curiosi che spesso entrano senza autorizzazione. Questi luoghi diventano così teatro di eventi drammatici come questo, ma anche di possibili danni a persone e all’ambiente circostante.

Le amministrazioni locali si trovano spesso a confrontare la difficoltà di sorvegliare e recuperare immobili che versano in stato di abbandono da molti anni. Inoltre, certi edifici attirano artisti di strada, graffitari o semplici visitatori, aumentando il traffico non autorizzato di persone in condizioni poco sicure.

La mancanza di barriere efficaci e di segnaletica chiara espone chi entra a rischi immediati come cadute, crolli o infortuni, come dimostrato in questo caso. Il fatto di frequentare quei luoghi per attività apparentemente innocue, come fotografare, può diventare pericoloso senza che ci siano controlli o misure di prevenzione adeguate.

La risposta delle autorità e i passaggi successivi

Dopo quanto accaduto, la procura di Roma coordina le operazioni investigative con l’obiettivo di verificare eventuali responsabilità e capire in che modo la giovane abbia avuto accesso a quel punto dello stabile. Il sequestro dei telefoni si inserisce nella ricerca di informazioni sulle ultime ore di Carlotta, inclusi eventuali messaggi, chiamate o fotografie che potrebbero chiarire la dinamica della caduta.

L’apertura di un fascicolo per omicidio colposo rappresenta uno strumento legale indispensabile per ordinare eventualmente perizie tecniche sulle condizioni dello stabile, sopralluoghi e altre verifiche che possano contribuire a ricostruire la vicenda con precisione.

Nel frattempo, la notizia ha generato forte eco nelle cronache romane, rilanciata dai principali quotidiani locali che descrivono il dramma in un luogo conosciuto ma trascurato, richiamando alla necessità di intervenire su siti abbandonati capaci di trasformarsi in trappole per chi si avventura al loro interno.