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Viaggi studio: tendenze e opportunità per il 2025

Un’indagine di YouGov celebra il 30° anniversario di WEP in Italia, rivelando l’evoluzione dei viaggi studio tra i giovani, con nuove destinazioni e un crescente focus su sostenibilità e preparazione.

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Un italiano su tre ha partecipato a un viaggio studio negli ultimi 30 anni, evidenziando la sua importanza per la formazione dei giovani. Un'indagine di YouGov celebra il 30° anniversario di WEP in Italia, rivelando un cambiamento nelle preferenze di destinazione, con una crescente diversificazione verso Australia, Canada e Asia. Gli studenti valutano non solo la lingua, ma anche qualità dei corsi, cultura e sostenibilità. La preparazione pre-p - Gaeta.it

Un italiano su tre ha partecipato a un viaggio studio negli ultimi tre decenni, dimostrando come questa esperienza rimanga un elemento chiave nella formazione culturale e professionale dei giovani. In occasione del 30° anniversario di WEP in Italia, un’indagine condotta da YouGov ha mappato l’evoluzione del settore, fornendo indicazioni sui comportamenti e le preferenze delle nuove generazioni riguardo a queste esperienze.

Nuove destinazioni e preferenze dei giovani

Il panorama dei viaggi studio è cambiato notevolmente dai primi anni ’90, quando Regno Unito e Stati Uniti dominavano le classifiche delle preferenze. Oggi, la situazione si presenta molto più diversificata. Se nel passato circa il 68% degli studenti sceglieva il Regno Unito, le cifre recenti indicano un abbassamento al 50%. Gli Stati Uniti, dal canto loro, hanno visto un aumento dell’interesse, arrivando al 57%. Le mete che registrano una crescita significativa sono Australia , Canada e diverse nazioni asiatiche, dove le percentuali di interesse raggiungono il 41% tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni. La Brexit ha avuto un impatto notevole sulla percezione del Regno Unito come meta educativa, influenzando negativamente chi ha già vissuto esperienze all’estero.

Criteri di scelta delle destinazioni

Non più solamente la lingua da apprendere: oggi, la scelta della meta di un viaggio studio dipende da vari fattori. Secondo l’indagine, ben il 67% degli intervistati considera la lingua come il criterio principale, seguita dalla qualità dei corsi e delle scuole, indicata dal 55%. Anche la cultura del Paese ospitante gioca un ruolo importante, con il 34% delle preferenze, mentre il costo della vita e la reputazione accademica delle istituzioni locali sono sempre più considerati. Inoltre, tra i giovani c’è una crescente attenzione verso il “coolness” della meta, che diventa una sorta di pressione sociale nell’orientare le scelte.

Importanza della formazione pre-partenza

La preparazione prima della partenza è un elemento da non sottovalutare. Il sondaggio ha messo in luce che l’83% degli italiani intervistati considera fondamentale ricevere una formazione adeguata. Il supporto organizzativo risulta decisivo per il 70% degli intervistati, specialmente per quanto riguarda la sicurezza e il supporto locale. Le strutture che offrono un buon rapporto qualità-prezzo possono influenzare notevolmente le decisioni degli studenti e delle loro famiglie.

Sostenibilità e responsabilità sociale

Negli ultimi anni, c’è stata un’attenzione crescente verso la sostenibilità nei viaggi studio. Attualmente, il 60% degli italiani ritiene importante che le organizzazioni di viaggi studio abbiano certificazioni ambientali. Questo riflette non solo una tendenza etica, ma anche una consapevolezza crescente nella comunità riguardo le responsabilità ambientali legate al turismo. Le organizzazioni che si impegnano attivamente per il turismo responsabile possono attrarre un numero sempre maggiore di studenti.

Tecnologia, pandemia e nuove opportunità

La digitalizzazione ha semplificato l’organizzazione dei viaggi studio, rendendo più accessibili le informazioni necessarie. Tuttavia, l’importanza delle esperienze reali non è sostituita dalla tecnologia. La pandemia ha spinto molti giovani a desiderare un viaggio, mentre le persone sopra i 55 anni tendono a mostrarsi più caute e riservate. Dati recenti di WEP indicano che il 40% di chi ha viaggiato afferma di aver ricevuto un impatto significativo dalla propria esperienza. Le principali competenze acquisite includono abilità linguistiche , indipendenza , apertura mentale e capacità di comunicazione interculturale .

Motivazioni per un viaggio studio nel 2025

Le ragioni per intraprendere un viaggio studio nel 2025 si diversificano notevolmente. Le nuove destinazioni come Asia, Australia e Canada offrono esperienze distintive e opportunità di apprendimento uniche. La crescita personale è evidente: i viaggi studio migliorano le performance scolastiche, accrescono l’autonomia e ampliano il network di conoscenze. La sostenibilità occupa un posto centrale, consentendo di organizzare viaggi con minore impatto ambientale. Una preparazione solida prima della partenza è essenziale per garantire un’esperienza gratificante. Infine, la sicurezza e il supporto fornito dalle organizzazioni di viaggi assumono un ruolo decisivo.

Il viaggio studio si conferma un investimento strategico nel futuro delle nuove generazioni, con un occhio attento a qualità, valori e necessità emergenti.