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Alessandro Basciano contro la madre di Sophie Codegoni: “Avrebbe pagato per farmi sparire, tutto documentato”

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Fonte IG @iam_alebasciano

Nel servizio andato in onda a Le Iene, il 35enne rompe il silenzio dopo le accuse di stalking aggravato. “Ho sangue ovunque, chiamammo l’ambulanza”, dice. Poi punta il dito contro Valeria Pasciuti, madre di Sophie.

Le parole di Sophie Codegoni, affidate a un lungo monologo andato in onda a Le Iene, avevano già scosso l’opinione pubblica. Ma la replica di Alessandro Basciano, affidata a un’intervista con Stefano Corti, porta la vicenda su un piano ancora più complesso. L’ex concorrente del Grande Fratello Vip ha scelto la trasmissione di Italia 1 per raccontare la propria versione dei fatti, dopo la conferma della misura cautelare emessa dalla Cassazione: divieto di avvicinamento, braccialetto elettronico, processo in arrivo.

Davanti alle telecamere, Basciano non trattiene la rabbia. Parla di violenza psicologica, di manipolazioni, di atteggiamenti ambigui che lo avrebbero ferito anche pubblicamente. Racconta di momenti in cui lei, dice, sembrava voler ricucire, per poi dichiarare in tv che tra loro non c’era più nulla. “Mi teneva nascosto, come se fossi un peso, come se dovessi vergognarmi. E io cosa sarei, uno zerbino?”, dice a voce bassa ma col tono incrinato.

Il racconto di un’aggressione e le accuse alla madre di Sophie

Le dichiarazioni più forti arrivano poco dopo. Basciano racconta un episodio in cui sarebbe stato colpito con un caricatore dell’Iqos. “Abbiamo chiamato l’ambulanza, usciva sangue ovunque”, afferma. Dice di non aver mai sporto denuncia, né in quella occasione né in altre. Parla di visite notturne sotto casa, di messaggi salvati, ma dice anche: “Non l’ho mai denunciata per stalking. Non volevo peggiorare le cose”.

Il punto più delicato arriva quando si sofferma sulla figura della madre di Sophie, Valeria Pasciuti. La definisce determinante nella rottura, quasi “un fattore costante che ha impedito qualsiasi possibilità di dialogo”. Racconta di una lite avvenuta prima della nascita della figlia, durante la quale – sostiene – Pasciuti gli avrebbe detto: “Farò di tutto per farvi lasciare e per non farti più lavorare.”

E prosegue: “Guarda come sono finite le cose. In parte, ci è riuscita.

“Ha una denuncia da parte mia: voleva farmi fare del male”

Il passaggio finale dell’intervista è anche il più grave. Alessandro dichiara di aver denunciato formalmente la madre di Sophie. Sostiene di avere prove e testimoni, oltre a una serie di chat salvate, che dimostrerebbero un tentativo di farlo aggredire fisicamente. “Mi hanno detto che avrebbe offerto dei soldi per farmi sparire. Non lo dico io, ci sono le persone, ci sono i messaggi”, afferma.

Il quadro che ne esce è confuso, duro, pieno di ombre. Nella stessa puntata, il racconto di Sophie Codegoni, con parole misurate e cariche di dolore, ha tracciato un’altra traiettoria: una relazione fatta di controllo e ferite emotive, di telefonate ossessive, di parole che colpiscono più di uno schiaffo.

Due versioni inconciliabili, due narrazioni che si scontrano sul piano pubblico. Il caso, ormai, non è più solo una vicenda privata. È entrato nel discorso mediatico, giudiziario, sociale. E non sembra destinato a chiudersi in fretta.