Home » Gossip » Giacomo Urtis diventa Genny e si rifà il seno: “Ho scelto una terza, non voglio esagerare”

Giacomo Urtis diventa Genny e si rifà il seno: “Ho scelto una terza, non voglio esagerare”

Screenshot 2025-05-07 150457

Fonte IG @giacomourtis

Il chirurgo estetico e volto televisivo Giacomo Urtis, che ora si fa chiamare Genny, ha raccontato in un’intervista esclusiva di aver scelto di sottoporsi a un intervento di mastoplastica additiva. La sua decisione arriva dopo un percorso personale lungo e complesso.

Con tono diretto e senza giri di parole, Genny Urtis ha rivelato in un’intervista al settimanale Chi di aver appena affrontato un intervento al seno. Un’operazione desiderata da tempo, ma mai annunciata pubblicamente prima. Conosciuta per essere stata il chirurgo estetico dei vip, e poi personaggio tv in programmi e reality, Urtis ha condiviso ogni dettaglio della sua nuova fase.

La rivelazione sulle pagine di Chi: “Sono tornata a casa, sono tutta impacchettata”

“Sono appena tornata a casa, sono tutta impacchettata, prendo antibiotici, antidolorifici e cortisonici,” ha raccontato, specificando però di non sentirsi troppo provata fisicamente. “Pensavo peggio”, ha aggiunto, accennando alle sue condizioni post-operatorie. Non riesce ancora a indossare magliette strette, né a fare sforzi. “Lo so che sono alta e muscolosa, e ho sempre fatto palestra, ma adesso devo capire che non posso più fare troppo la bodybuilder.”

Il tono resta pratico, consapevole. Genny è abituata a confrontarsi con il proprio corpo, e sa bene che con questa operazione cambia tutta la prospettiva. “Avere una cosa in più modifica tutto,” ha detto sorridendo.

“Una terza misura, niente di troppo evidente”: la scelta del décolleté

La decisione di optare per una terza misura non è stata casuale. Urtis, oggi 47enne, ha spiegato: “Ho voluto una terza, niente di troppo grosso. Frequento ambienti di un certo tipo, a Milano, e non mi andava di sembrare troppo provocante.”

Un ragionamento ponderato, legato al contesto sociale in cui si muove ogni giorno. Genny è presente in cliniche, eventi pubblici e ambienti televisivi dove l’apparenza conta, ma anche l’equilibrio. La scelta del volume, quindi, è arrivata dopo una riflessione lucida su come vuole essere percepita, senza eccessi o scelte che possano apparire forzate.

L’operazione fa parte di un percorso personale che ha attraversato più fasi e che non si è ancora concluso. Non è detto, per ora, che Genny completi la transizione. “Certe decisioni richiedono tempo per maturare dentro. Le persone che mi avvicinano lo fanno sapendo che sono una trans. Ma è delicato da spiegare. Forse non sono ancora pronta, psicologicamente, ad affrontare tutto quanto,” ha detto con franchezza.

Un percorso lungo, tra rifiuti, accettazione e silenzi in famiglia

Non è stato un tragitto lineare. Urtis ha iniziato a vestirsi da donna solo negli ultimi due o tre anni, un passaggio segnato da terapie, isolamento, difficoltà familiari. “C’è chi ha accettato, chi se n’è andato. Anche l’ultimo fidanzato mi ha lasciata,” ha ammesso.

Il rapporto con i genitori, in particolare col padre, è ancora complesso. “Sono figlio unico di una famiglia molto cattolica. Mio padre non ha mai accettato la mia disforia di genere. Quando mi vede vestita da donna si imbarazza, se esco troppo femminile è ancora peggio. Non mi ha mai detto ‘bravo’, o ‘brava’. Sempre con quella faccia triste.”

La madre, invece, è presente, pratica, anche ironica: “Lei mi rammenda le calze”. Ma il senso di distanza emotiva dal padre resta. Genny vive ancora con loro, li accudisce, li mantiene. “Vivono in una villa a Milano, grazie a me. Ho aperto cliniche, ho fatto televisione, ho anche cantato a livello alto. Eppure, niente mai da lui.”

La confessione si chiude così, con una nota dolente, asciutta. Nessuna rivendicazione, solo il racconto lucido di un’identità che cerca posto, riconoscimento, normalità in un contesto ancora pieno di contraddizioni.