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Ragazzo di 26 anni ucciso a coltellate a Bergamo durante una lite tra tifosi in zona stadio

Nella notte tra il 25 e il 26 aprile 2025 a Bergamo, un giovane tifoso atalantino di 26 anni è stato accoltellato mortalmente durante una rissa con tifosi interisti in via Ghirardelli; indagano procura e carabinieri.

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Un giovane tifoso atalantino di 26 anni è stato accoltellato mortalmente a Bergamo durante una rissa tra ultras rivali; un arresto è stato effettuato e le indagini sono in corso. - Immaginario.tv

Nella notte tra il 25 e il 26 aprile 2025, a Bergamo, un giovane di 26 anni è stato accoltellato mortalmente in via Ghirardelli, vicino allo stadio cittadino. L’episodio è avvenuto al termine di una rissa che ha coinvolto diversi ragazzi, presumibilmente legati a due gruppi di tifosi rivali. Sul luogo sono arrivati subito i soccorsi del 118, ma le ferite si sono rivelate fatali. La procura ha aperto un’inchiesta per ricostruire il movente e verificare ruoli e responsabilità.

La dinamica dell’aggressione e i coinvolti nella rissa

L’omicidio si è consumato al termine di una lite scoppiata fuori da un bar nel quartiere di Borgo Santa Caterina. Testimoni riferiscono che la discussione abbia coinvolto una decina di giovani divisi in due gruppi. Secondo quanto ricostruito finora dagli investigatori, uno dei gruppi era composto da tifosi atalantini, tra cui la vittima, mentre l’altro era riconducibile a sostenitori interisti. La lite è degenerata in violenza fisica quando uno dei giovani presenti, presumibilmente per difendere il fratello aggredito, ha estratto un coltello in ceramica e ha inferto una coltellata alla schiena del 26enne.

La ferita è stata subito grave, tanto che i soccorritori inviati dal 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso sul posto. Non ci sono ancora conferme su eventuali ulteriori colpi inferti. Il contesto di rivalità sportiva pare aver avuto un ruolo cruciale nel degenerare della lite. Le forze dell’ordine indagano per capire se altri partecipanti abbiano avuto un coinvolgimento diretto o indiretto nella rissa.

Il recupero delle prove da parte dei carabinieri sul luogo del delitto

Durante il sopralluogo in via Ghirardelli, i carabinieri hanno rinvenuto due elementi fondamentali per l’inchiesta: la lama e il manico del coltello utilizzato per colpire la vittima. Si tratta di un coltello con lama in ceramica, verosimilmente ritrovato vicino al cadavere del ragazzo. Il ritrovamento delle armi sul luogo del fatto permette agli investigatori di collegare con sicurezza il mezzo usato per l’aggressione e di proseguire con le analisi tecniche a supporto della ricostruzione.

I militari hanno raccolto testimonianze e acquisito immagini di eventuali telecamere della zona per ampliare la mappa degli spostamenti dei soggetti coinvolti. In queste ore la procura sta verificando tutte le versioni raccolte e sta manifestando particolare attenzione ai legami di gruppo tra i presenti durante la lite.

Le procedure giudiziarie e lo stato della vittima dopo l’aggressione

La salma del giovane è stata trasferita presso l’obitorio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. È previsto un esame autoptico nei prossimi giorni per determinare con precisione la causa del decesso e raccogliere elementi medico-legali utili alle indagini. L’autopsia servirà anche a chiarire la dinamica della ferita e confermare il numero esatto di colpi inferti.

Il presunto responsabile dell’accoltellamento, un ragazzo che avrebbe agito in difesa del fratello, è stato arrestato e trasferito nel carcere locale. L’autorità giudiziaria ha disposto la custodia cautelare in attesa dell’interrogatorio di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari . Saranno valutati gli elementi raccolti per decidere sulla convalida della misura e sulla posizione dell’indagato.

Le indagini sono ancora aperte e coordinate dalla procura di Bergamo. L’attenzione degli inquirenti si concentra sulla ricostruzione precisa di ogni fase dell’aggressione e sull’individuazione di eventuali altri partecipanti alla rissa. Il coinvolgimento del mondo ultrà è al momento un elemento chiave per spiegare lo svolgimento dell’evento violento.