
Il conclave di Roma del 7 maggio 2025 coinvolge 133 cardinali e comporta ingenti costi organizzativi e logistici per il Vaticano e lo Stato italiano, tra alloggi, trasporti, sicurezza e servizi, con un impatto economico rilevante sulla città. - Immaginario.tv
Il nuovo conclave di Roma, previsto per mercoledì 7 maggio 2025, accenderà i riflettori mondiali sull’elezione del prossimo Papa. Dietro l’attesa per l’evento religioso si nascondono numerosi dettagli organizzativi e logistici con un impatto economico rilevante. I 133 cardinali elettori arriveranno da diverse parti del mondo, con una serie di spese che riguardano alloggi, trasporti, sicurezza e servizi di supporto che coinvolgono sia il Vaticano che lo Stato italiano. La gestione complessiva del conclave è quindi un’operazione complessa, che si riflette anche sui costi finali che saranno sostenuti a Roma in queste settimane.
La residenza dei cardinali: casa santa marta e i servizi addebitati
I cardinali che prenderanno parte al conclave alloggeranno obbligatoriamente a casa santa marta, una struttura di proprietà del Vaticano situata all’interno della Città del Vaticano. Questa residenza è nota per ospitare di solito * prelati* e ospiti di alto rango, e da tempo è stata scelta da Papa Francesco come sua abitazione stabile. L’edificio si presenta con camere essenziali: singoli letti in legno, un armadio e un piccolo soggiorno dotato di scrivania e poltrone. Anche i bagni sono semplici e funzionali, in linea con la natura sobria della struttura.
Anche se casa santa marta ha uno scopo religioso, funziona con una gestione molto simile a quella alberghiera. Qualsiasi servizio extra, come il consumo di bevande al minibar, viene addebitato direttamente al singolo ospite. Un episodio raccontato riguarda un cardinale straniero che ha offerto un drink agli altri porporati, senza sapere che quello avrebbe comportato un costo aggiuntivo. I prezzi per notte variano, ma possono andare dai 20-30 euro fino a circa 200 euro, un costo da moltiplicare per tutti i 133 cardinali presenti per diverse notti. Questo si traduce in una parte significativa della spesa complessiva del conclave.
Viaggi internazionali e organizzazione logistica dei cardinali
L’organizzazione dei trasferimenti dei cardinali verso Roma compone una voce fondamentale dei costi legati al conclave. Ogni porporato arriva da una diversa area del mondo e spesso prenota voli in classi comode e servizi di accompagnamento, facendo lievitare le spese oltre i 2.000 euro a persona. In certi casi, alcuni cardinali si presentano con assistenti personali o collaboratori, sebbene non siano chiari i conti che includono queste spese addizionali.
La varietà delle provenienze rende necessaria una planificazione meticolosa che coinvolge le ambasciate del Vaticano, gli aeroporti italiani e i mezzi di trasporto locali. La coordinazione degli spostamenti deve essere precisa per rispettare orari e garantire che ogni cardinale sia presente al momento giusto. Questo lavoro di sincronizzazione richiede risorse umane e materiali che innalzano ulteriormente il bilancio operativo. Gli spostamenti si estendono all’interno di Roma, con impulsi sulla viabilità nelle zone vicine al Vaticano e necessità di servizi di accoglienza adeguati.
Sicurezza urbana, trasporti pubblici e spese per lo stato italiano
Non ci sono solo spese a carico del Vaticano: anche lo Stato italiano si trova ad affrontare costi importanti per garantire la sicurezza e il buon svolgimento del conclave. L’evento richiama un gran numero di persone dai media internazionali ai fedeli e turisti. Per questa ragione viene rafforzata la presenza delle forze dell’ordine nel quadrante della basilica di San Pietro e nelle arterie di comunicazione principali della capitale. Sono potenziate le pattuglie, aumentano i controlli e si mobilitano diversi corpi di polizia.
Il trasporto pubblico locale riceve risorse maggiori per rispondere alla domanda crescente nel periodo del conclave. La viabilità cittadina viene gestita con turni aggiuntivi e interventi specifici per evitare code e rallentamenti. Anche i servizi di pulizia urbana, la protezione civile e il supporto sociale devono adattarsi alle esigenze di una massa di visitatori superiore alla media. Nel conclave del 2013, spese analoghe superarono i 4,5 milioni di euro complessivi. Nel 2025, con l’inflazione e i cambiamenti geopolitici, ci si aspetta che le cifre siano più alte, con impatti significativi sulle casse pubbliche e vaticane.