Pernilla sjoholm lancia idfier per fermare le frodi online con verifiche d’identità sicure e semplici
Pernilla Sjoholm e Suejb Memeti lanciano IDfier, una piattaforma che verifica identità digitali con riconoscimento facciale e chip NFC per ridurre truffe online in dating, social network ed eCommerce.

IDfier è una piattaforma sviluppata da Pernilla Sjoholm per verificare le identità digitali e prevenire truffe online, soprattutto nei social e servizi di incontri, tramite tecnologie di riconoscimento facciale e lettura di documenti ufficiali. - Immaginario.tv
La crescita delle truffe online continua a preoccupare molti utenti in cerca di sicurezza. Pernilla Sjoholm, conosciuta per il documentario Netflix Il truffatore di Tinder, ha deciso di rispondere a questo problema con una soluzione concreta. Insieme al ricercatore Suejb Memeti, ha sviluppato IDfier, una piattaforma che aiuta a confermare le identità digitali e ridurre il rischio di frodi, specie nei contesti di incontri e social network.
L’esperienza personale che ha spinto alla creazione di idfier
Pernilla Sjoholm ha vissuto in prima persona gli effetti devastanti di un inganno online. Nel documentario The Tinder Swindler racconta di come si sia affidata a una persona che presentava una falsa identità. Quel senso di impotenza, senza strumenti per verificare l’altra parte, l’ha portata a immaginare una soluzione diffusa e accessibile per chiunque voglia proteggersi. L’idea di ridurre le truffe almeno al 5% è un obiettivo che potrebbe cambiare tanto, sia per la sicurezza delle persone che per gli effetti sulla salute dell’economia digitale.
Sjoholm ha sottolineato come l’assenza di strumenti di controllo reali abbia inciso sulla sua esperienza e su molte altre, rendendo IDfier una risposta pensata concretamente sulle esigenze di chi rischia frodi online. La sua testimonianza diretta offre il fondo emotivo d’origine ma soprattutto fa emergere un problema ambientale, ovvero la facilità con cui oggi si può presentare un’identità falsa in rete.
Come funziona idfier e quale tecnologia viene usata
IDfier basa la sua efficacia su un sistema di verifica veloce e intuitivo. Per iniziare, l’utente deve scansionare un documento ufficiale come passaporto, carta d’identità o patente tramite smartphone. Se il documento contiene un chip NFC, la piattaforma legge anche quei dati in modalità contactless, ottenendo una protezione superiore sui dati verificati. La conferma finale passa attraverso il riconoscimento facciale: un movimento richiesto all’utente serve a garantire che la persona dietro lo schermo sia reale e non una foto o un deepfake.
Una volta completata questa verifica, IDfier permette di inviare la richiesta a un’altra persona, che sceglierà quali dati mostrare . Le informazioni scambiate sono criptate e distribuite su server protetti, per evitare qualsiasi forma di manomissione o furto dei dati. Gli sviluppatori dichiarano un tasso di riconoscimento reale del 99,9%, bloccando tentativi di impersonificazione senza lasciare margini a trucchi.
Il processo è progettato per essere rapido, affidabile e user-friendly, così da favorire un’adozione capillare soprattutto in servizi di dating, social, eCommerce e altre piattaforme online che basano la loro attività sulla fiducia tra utenti.
I costi e il sostegno finanziario dietro la startup idfier
La startup dietro IDfier ha ottenuto supporto economico da Visive Invest e Almi Invest, un fondo pubblico svedese rivolto a nuovi progetti tecnologici. Questo ha permesso di sviluppare l’app mantenendo un prezzo accessibile per gli utenti. L’app è scaricabile sia da App Store sia da Google Play.
Chi sceglie il piano base può pagare un abbonamento mensile di 3,39 euro, mentre sono disponibili modelli annuali a prezzo ridotto, intorno ai 27,99 euro. Per chi ha bisogno di una verifica immediata e sporadica, si può acquistare una singola procedura a 2,09 euro. Queste opzioni offrono una buona flessibilità in base ai diversi livelli di utilizzo, mantenendo il servizio accessibile.
La combinazione di investimento pubblico e privato ha guidato l’app verso un equilibrio tra sostenibilità economica e massa critica di utenti. Ogni aggiornamento mira a migliorare i sistemi di riconoscimento e la sicurezza dei dati, rispondendo a nuove forme di truffa online che emergono con tecnologie sempre più sofisticate.
L’impegno di pernilla sjoholm e il futuro della prevenzione frodi
Nell’attesa del TNW Conference di giugno, Sjoholm parlerà dell’app e sfiderà direttamente l’uso delle identità false sul web. Il suo lavoro non si limita a fornire uno strumento ma punta a una battaglia continua contro chi sfrutta dati rubati o inventati per ingannare altre persone.
Con IDfier, la truffa non trova più terreno facile. Come ha spiegato la fondatrice, la chiave è dare agli utenti il potere di verificare senza dover scendere a compromessi sulla privacy o sulla facilità d’uso. L’app funziona anche come deterrente, facendo capire a chi costruisce profili falsi che esistono sistemi capaci di smascherarli.
Per chi vuole provare la piattaforma, l’app è scaricabile sul sito ufficiale e negli store digitali. IDfier si prepara a essere un punto di riferimento nella lotta alle frodi, integrando metodi di sicurezza sempre più precisi su un mercato dove la fiducia tra utenti fa tutta la differenza.