La gattina smarrita sulla metropolitana di roma ritrovata e in buone condizioni dopo quasi un mese
La gattina Yuna, scomparsa il 24 aprile 2025 sulla linea B della metropolitana di Roma, è stata ritrovata sana grazie alla collaborazione tra Enpa Roma, cittadini, volontari e Atac.

La gattina Yuna, smarrita sulla linea B della metro di Roma, è stata ritrovata sana grazie alla collaborazione tra Enpa, cittadini e istituzioni, e ora vive in sicurezza con il nome di Lola. - Immaginario.tv
La storia della gattina persa sulla linea B della metropolitana di Roma, sparita il 24 aprile 2025, si è conclusa con un lieto fine. La piccola, inizialmente chiamata Yuna, è stata ritrovata sana e al sicuro. Questa vicenda ha coinvolto associazioni, volontari e cittadini che si sono impegnati nelle ricerche e nel salvataggio dell’animale. Il racconto di quanto accaduto sta ora circolando in città, evidenziando la collaborazione tra enti e la solidarietà di chi ha deciso di intervenire per aiutare Yuna.
Le prime ricerche e il ruolo dell’enpa roma
Dopo la segnalazione dello smarrimento il 24 aprile, l’Ente nazionale protezione animali di Roma ha attivato immediatamente le proprie squadre. Gli operatori hanno concentrato le ricerche lungo la linea B, focalizzandosi sull’ultima fermata nota: la carrozza 22 del treno. Questo intervento è stato reso possibile grazie alla mediazione di Rocco Ferraro, delegato all’Ambiente della Città Metropolitana di Roma, che ha negoziato l’accesso al deposito Eur Magliana, un’area normalmente non accessibile al pubblico. Qui si è svolta una verifica approfondita sugli ambienti interni e sui mezzi, per cercare tracce della gattina.
Durante queste settimane sono stati distribuiti volantini, sono state diffuse foto della gatta e l’attività si è estesa anche al web, coinvolgendo gruppi di cittadini che hanno segnalato avvistamenti. La mobilitazione ha prodotto una rete di collaborazione tra istituzioni, volontari e semplici cittadini, tanto da rendere possibile una raccolta costante di informazioni utili per il ritrovamento. L’insistenza e la precisione nelle ricerche hanno permesso di restringere il campo e tenere alta l’attenzione sulla vicenda.
Il ritrovamento e la testimonianza del giovane che ha accolto la gattina
A qualche giorno di distanza dalla scomparsa, la svolta è arrivata da una fonte anonima. Un giovane ha contattato l’Enpa di Roma riferendo di aver trovato e preso in custodia Yuna. Nelle comunicazioni ha inviato immagini della stessa gatta, ora ribattezzata Lola, in cui si vede chiaramente che l’animale è in buone condizioni fisiche. La gattina è stata portata in un ambiente sicuro, dove è seguita regolarmente da un veterinario. Attualmente vive insieme ad altri animali, in una situazione che garantisce cure e attenzione.
La testimonianza del ragazzo ha permesso di ricostruire alcuni dettagli sull’arrivo di Yuna nelle sue mani. Secondo il racconto, la gatta è stata soccorsa fin da subito da un altro passeggero, che già nei momenti successivi allo smarrimento le aveva offerto un primo aiuto. Ciò ha aperto una catena di solidarietà, culminata poi nella decisione di fornire notizie all’Enpa gestendo così la comunicazione pubblica e chiudendo il capitolo dell’allarme scomparsa.
L’impatto della vicenda sui cittadini e la rete di supporto costruita
La scomparsa di Yuna ha colpito molti in città soprattutto chi frequenta la metropolitana o segue vicende di animali smarriti. Numerosi cittadini hanno seguito con attenzione gli aggiornamenti, condividendo foto e segnali tra gruppi di social network e forum locali. Questo coinvolgimento ha creato una vera e propria rete di informazione, spesso arrivata prima delle istituzioni o degli stessi operatori dell’Enpa. La mobilitazione ha dimostrato come, in presenza di un problema che interessa un animale in difficoltà, la partecipazione della comunità possa portare risultati rapidi.
In più, la collaborazione con Atac, la società che gestisce i trasporti capitolini, è stata fondamentale per autorizzare accessi in zone normalmente chiuse al pubblico. Senza questa concessione, le ricerche sarebbero state molto più complesse e meno efficaci. La vicenda di Yuna rivela come la sinergia tra enti pubblici, associazioni e cittadini riesca a ottenere risultati concreti quando l’obiettivo è la tutela di un essere vivente e il rispetto degli spazi urbani condivisi.
Le cure e la nuova vita della gattina rinominata lola
Una volta presa in custodia, la gattina ha ricevuto tutte le cure necessarie da parte di un veterinario. Le foto inviate dall’anonimo dimostrano un animale in buone condizioni fisiche, senza segni di ferite o maltrattamenti. L’ambiente dove ora si trova è descritto come tranquillo, con altri animali domestici che condividono lo spazio. Questo nuovo contesto dovrebbe favorire un recupero completo e una qualità di vita serena per la gatta, che non vive più in strada o in condizioni precarie.
Il cambio di nome da Yuna a Lola segna anche una sorta di nuovo inizio, un segno tangibile del passaggio dalla fase dell’abbandono alla sicurezza. Le cure veterinarie proseguiranno in modo regolare, così come il monitoraggio dello stato di salute e del comportamento dell’animale. Non si escludono ulteriori visite di controllo che potranno confermare definitivamente la completa stabilità di Lola e il buon esito di questa vicenda diventa così un esempio di attenzione e responsabilità nella gestione degli animali urbani.