
Un tragico incidente frontale tra Andria e Bisceglie ha causato la morte di una madre e della figlia incinta di sette mesi; il conducente responsabile, con patente scaduta, è indagato per omicidio stradale e altri reati. - Immaginario.tv
Un grave incidente è avvenuto il 4 aprile sulla strada che collega Andria a Bisceglie. Due donne, madre e figlia, hanno perso la vita dopo un impatto frontale con un’altra automobile guidata da un uomo di 67 anni. La figlia era incinta di sette mesi.
La dinamica dello scontro e le condizioni delle vittime
Il sinistro si è verificato mentre il conducente di una Mazda grigia ha invaso la corsia opposta. L’uomo viaggiava ad alta velocità su quella strada provinciale molto trafficata tra Andria e Bisceglie. La macchina si è scontrata frontalmente con una Lancia Y dove viaggiavano Rosa Mastrotaro e sua figlia Margherita di Liddo. Quest’ultima aspettava un bambino da sette mesi.
L’impatto è stato violento e ha provocato la morte immediata di madre e figlia. Nel viaggio con loro c’era anche Natale Di Liddo, marito di Rosa e padre di Margherita, che ha riportato ferite ma non rischia la vita. Le condizioni del ferito sono sotto controllo negli ospedali locali.
Profilo del conducente e accuse a suo carico
Il conducente della Mazda ha 67 anni e, oltretutto, guidava con la patente scaduta da tempo. Non solo dunque eccesso di velocità e invasione di corsia opposta, ma anche guida senza autorizzazione. L’uomo non è nuovo alla giustizia: risulta avere precedenti penali per reati contro il patrimonio.
La procura di Trani ha iscritto l’uomo nel registro degli indagati con le accuse di omicidio stradale plurimo, lesioni gravissime e interruzione colposa di gravidanza. Queste contestazioni riguardano la perdita del bambino non ancora nato a causa dell’incidente.
Il quadro normativo e le conseguenze legali
L’omicidio stradale, introdotto nel codice penale negli ultimi anni, prevede condanne severe a chi causa la morte di persone mentre guida in modo pericoloso. In situazioni come questa, con patente scaduta e alta velocità, la legge punisce duramente. Le lesioni gravissime aggravano ulteriormente la posizione del responsabile.
Nel caso specifico il fatto che la vittima fosse incinta ha fatto scattare anche l’accusa di interruzione colposa di gravidanza. L’episodio è un esempio tragico delle conseguenze che la guida imprudente può provocare sulle famiglie e sulla comunità locale.
Impatto sulla comunità e riflessi sulla sicurezza stradale locale
La comunità di Andria è sconvolta dal dramma. La perdita di una madre e di una figlia incinta ha suscitato grande cordoglio. Questa strada, frequentata ogni giorno da tanti automobilisti, è tornata a essere al centro del dibattito sulla sicurezza.
Il caso richiama l’attenzione sulle condizioni di alcune strade provinciali del sud Italia e sul rispetto delle regole alla guida. Attraverso il ricordo delle vittime e l’azione dell’autorità giudiziaria, si sollecita una riflessione più ampia sulle responsabilità individuali. La sicurezza sulle strade esige rigore e controllo da parte di tutti gli utenti.