Lucrezia borgia tra politica, matrimonio e cultura: i luoghi chiave della sua vita nel rinascimento
Lucrezia Borgia, figlia di papa Alessandro VI, tra politica, scandali e cultura nel Rinascimento italiano: dai palazzi di Roma alle signorie di Subiaco e Spoleto fino a Ferrara con Alfonso I d’Este.

Lucrezia Borgia, figura controversa del Rinascimento italiano, visse tra potere, scandali e cultura, attraversando città chiave come Roma, Ferrara e Pesaro, dove intrecciò politica e mecenatismo, lasciando un segno duraturo nella storia. - Immaginario.tv
Lucrezia Borgia resta una delle figure più discusse del Rinascimento italiano. Nata a Roma nel 1480 e figlia di papa Alessandro VI, ha attraversato episodi di potere, scandali e alleanze politiche miste a una notevole passione per l’arte e la cultura. Il suo percorso si snoda tra città come Roma, Ferrara, Pesaro, Nepi, Gradara, Subiaco e Spoleto, ognuna legata a momenti diversi della sua vita. La recente puntata di “Ulisse, il piacere della scoperta” con Alberto Angela ha ripercorso questi luoghi, rivelando tanti dettagli meno noti e storie collegate all’influenza che Lucrezia esercitò nel proprio tempo.
Roma e vaticano: la formazione di una donna tra potere e intrighi
Roma fu la culla e il primo palcoscenico della vita di Lucrezia Borgia. Cresciuta tra le mura del Vaticano, la giovane venne a contatto fin da subito con la complessità della politica papale e le dinamiche interne ad una corte segnata da ambizioni forti e rivalità aspre. Nel 1492, con l’elezione del padre a pontefice con il nome di Alessandro VI, la figura di Lucrezia si trovò al centro di giochi politici delicati. I palazzi della città e i santuari vaticani, con i loro ambienti ricchi di arte e simboli di potere, rispecchiarono quel clima di tensione. Qui, tra cerimonie solenni e accordi dietro le quinte, Lucrezia si mosse con un’intelligenza che la distingueva dalle donne del suo tempo. Roma divenne per lei un laboratorio politico, dove imparò a muoversi con prudenza e fermezza.
Nepi: rifugio e residenza in un’epoca di scandali
Il castello di Nepi, nella provincia di Viterbo, rappresentò una delle tappe cruciali della vita di Lucrezia, soprattutto dopo eventi turbolenti. Dopo la fine del matrimonio con Giovanni Sforza, terminato con un annullamento per motivi politici, la giovane fu allontanata dalla capitale per evitare ulteriori scandali. Nepi diventò quindi un luogo dove Lucrezia poté riflettere e riprendersi, lontana dal clamore. Le mura del castello raccontano ancora oggi il peso di quella scelta e il clima di instabilità che circondava la famiglia Borgia. Questa residenza, immersa in un paesaggio rilassante ma strategico, fu anche simbolo delle tensioni che accompagnarono quegli anni e del tentativo di controllare l’immagine pubblica di Lucrezia.
Pesaro e gradara: matrimoni e alleanze di potere
Pesaro fu teatro del primo matrimonio di Lucrezia, combinato per cementare alleanze politiche essenziali. Sposata con Giovanni Sforza, signore di Pesaro e Gradara, la giovane visse nel palazzo ducale di questa città marchigiana, che ancora oggi conserva testimonianze di quell’epoca. L’unione durò pochi anni e poi venne annullata, senza tuttavia cancellarne l’impatto sulla carriera politica di Lucrezia. Non distante da Pesaro, Gradara ospitò Lucrezia durante il periodo coniugale. Il castello di Gradara è noto per le leggende che abbracciano figure come quella di Lucrezia, dove storia e mito si mescolano. Le storie d’amore e intrighi sopravvivono tra le pietre della rocca medioevale, contribuendo al fascino misterioso che avvolge questa parte della sua vita.
Subiaco e spoleto: le signorie al femminile
Subiaco, nel Lazio, fu affidata a Lucrezia come signoria dal padre papa Alessandro VI. Qui gestì un territorio che includeva l’importante Abbazia di Subiaco, centro religioso e spirituale di rilievo. La sua amministrazione si distinse per la capacità di governare un’area delicata, non comune per una donna nella seconda metà del Quattrocento. La sua esperienza si ripeté a Spoleto, dove nel 1499 venne nominata governatrice della città e dei suoi dintorni. Questa nomina ufficializzò il ruolo politico rilevante che Lucrezia era riuscita a conquistare. Il tessuto urbano di Spoleto conserva le tracce di questo passato, e percorrendo le sue vie si possono immaginare le decisioni che la giovane donna prese a capo della città.
Ferrara: l’affermazione culturale accanto ad alfonso d’este
Ferrara segnò un netto cambio di passo per Lucrezia Borgia. Qui, sposata ad Alfonso I d’Este, duca di Ferrara, visse un periodo più tranquillo, dedicandosi al mecenatismo e alla promozione della cultura. Lucrezia promosse artisti, letterati e musicisti, contribuendo a un clima di vivace produzione culturale. Il Castello Estense e il Palazzo dei Diamanti custodiscono ancora oggi testimonianze di quella stagione feconda. Ferrara divenne il luogo dove Lucrezia seppe conquistare un rispettato ruolo sociale e politico lontano dagli scandali patiti in giovinezza, incarnando una figura di raffinatezza e influenza culturale.
Questi luoghi raccontano la storia di una donna che ha saputo navigare tra le difficoltà della sua epoca usando tanto l’intuito politico quanto un forte interesse per l’arte e la cultura. Lucrezia Borgia emerge così come protagonista di un Rinascimento complesso, sospeso tra realtà storica e mito.