Scomparsa base jumper russa nei pressi del Monte Brento: avviate le ricerche
Una base jumper russa di 56 anni è scomparsa durante un’escursione sul Monte Brento, in Trentino. Le operazioni di ricerca coinvolgono vigili del fuoco, soccorso alpino e carabinieri.

Una base jumper russa di 56 anni è scomparsa nel comune di Dro, in Trentino, dopo un'escursione sul Monte Brento. I compagni di avventura hanno allertato le autorità quando non è tornata al punto di atterraggio. Sono state avviate operazioni di ricerca da parte di vigili del fuoco, soccorso alpino e carabinieri, con l'ausilio di droni e unità cinofile - Gaeta.it
Un caso di scomparsa ha catturato l’attenzione nel piccolo comune di Dro, in Trentino. Una base jumper di origine russa, di 56 anni, non ha fatto ritorno dopo un’escursione prevista nel tardo pomeriggio di ieri. La notizia è stata rivelata dai compagni della donna, che, preoccupati per la sua assenza, hanno contattato il numero unico per le emergenze. L’area del Monte Brento, celebre tra gli appassionati di sport estremi, è diventata il fulcro delle operazioni di ricerca.
Le circostanze della scomparsa
Secondo quanto riferito, la base jumper si apprestava a lanciarsi con una tuta alare nell’area montuosa, nota per le sue impervie pareti rocciose e le elevate difficoltà tecniche. I compagni di avventura hanno atteso il suo rientro, ma la preoccupazione è cresciuta rapidamente quando si sono accorti che la donna non si era presentata nella zona di atterraggio concordata. Mentre il sole tramontava, i suoi amici hanno deciso di allertare le autorità, avviando una mobilitazione per recuperare la donna.
Mobilitazione delle forze di soccorso
Dalla segnalazione iniziale, è scattato un dispositivo di emergenza che ha visto l’intervento di diverse squadre. I vigili del fuoco volontari di Dro, insieme al Corpo permanente di Trento, si sono uniti al Soccorso alpino e ai carabinieri della compagnia di Riva del Garda per organizzare le operazioni di ricerca. Per affrontare la situazione, sono stati messi in campo mezzi specializzati e personale esperto, conoscitore del territorio montano. Le ricerche, condotte sia a terra che da cielo, hanno preso il via con l’ausilio di droni e unità cinofile, strumenti che possono rivelarsi fondamentali in scenari complessi.
La situazione sul terreno
Le condizioni meteo, che in primavera possono variare rapidamente, stanno influenzando le operazioni. Gli esperti, monitorando il clima, si sono attivati per ottimizzare le ricerche e garantire la sicurezza del personale coinvolto. Il Monte Brento è un luogo rinomato tra i praticanti di sport aerei, perciò il caso della base jumper scomparsa ha sollevato interrogativi anche tra gli altri appassionati della zona. Ogni informazione utile per localizzarla è fondamentale e le forze di soccorso continuano a fare appello a chiunque avesse visto la donna prima della sua scomparsa.
Speranze e attese
Le famiglie degli appassionati sportivi spesso temono un evento del genere, e ora si attende con ansia qualsiasi notizia positiva. Molti dei compagni di avventure dell’atleta sono stati coinvolti nella ricerca, mostrando una grande solidarietà in un momento difficile. Speranze e preoccupazioni si intrecciano, mentre le operazioni di ricerca proseguono e le autorità mantengono aggiornati gli interessati. La comunità locale segue con attenzione, consapevole dei rischi che comportano attività così impegnative. Il lavoro di squadra e la determinazione della squadra di soccorso sono cruciali, e si spera in una risoluzione positiva per questa triste vicenda.