Home » Notizie » Tragedia in provincia di Belluno: padre uccide il figlio e tenta il suicidio
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Un tragico omicidio ha scosso Oltra di Lamon, Belluno, dove Vladislav Gaio, 49 anni, ha ucciso il figlio 17enne Riccardo, accoltellandolo e colpendolo con una pistola da macellazione. La figlia di 14 anni ha scoperto i corpi. La famiglia, segnata da isolamento e difficoltà economiche, viveva tensioni interne, aggravate da una denuncia della - Gaeta.it

Un padre di 49 anni, Vladislav Gaio, ha ucciso il figlio 17enne Riccardo in un tragico omicidio domestico a Oltra di Lamon, scatenando shock e lutto nella comunità locale.

Un tragico evento ha scosso la frazione di Oltra di Lamon, in provincia di Belluno, quando Vladislav Gaio, un 49enne, ha preso la vita del figlio 17enne, Riccardo. La brutale dinamica del delitto si è consumata all’interno delle mura domestiche, dove il giovane è stato accoltellato e successivamente colpito alla testa con una pistola da macellazione. A rendere ancora più drammatica la situazione, è stata la scoperta dei corpi da parte della figlia di 14 anni.

L’ora della tragedia e le prime ricostruzioni

Le prime informazioni sugli eventi che hanno portato a questa terribile situazione sono ancora in fase di raccolta. Secondo i media locali, la moglie di Vladislav, con cui era separato, avrebbe avuto un rapporto particolarmente difficile con lui. Le tensioni crescenti tra i coniugi potrebbero aver contribuito alla furia omicida dell’uomo. I vicini raccontano che la famiglia viveva in isolamento e che la situazione economica era pessima, sollevando interrogativi su eventuali motivi che avrebbero potuto spingere Vladislav a compiere un gesto così estremo.

Le forze dell’ordine stanno indagando sulla questione della denuncia presentata dalla moglie contro di lui. Questo elemento potrebbe rivelarsi cruciale per comprendere la psicologia dell’uomo e le motivazioni alla base del gesto violento. Gli investigatori suppongono che l’omicidio del figlio possa essere stato inteso come un atto di vendetta nei confronti della moglie, mentre la figlia sembra essere stata un obiettivo potenziale. La denuncia presentata dalla donna nei confronti di Vladislav potrebbe averlo portato a un punto di non ritorno.

La vita della famiglia Gaio: difficoltà e isolamento

La famiglia Gaio, descritta come chiusa in se stessa, ha vissuto in uno stato di apparente normalità fino a questa drammatica rivelazione. Riccardo, il ragazzo ucciso, aveva abbandonato gli studi e trascorreva le sue giornate tra le mura domestiche. Questa scelta scolastica, unita alla disoccupazione del padre, ha alimentato speculazioni su come le pressioni sociali ed economiche abbiano influenzato il clima familiare.

Vladislav, nato da madre polacca, aveva lavorato presso la “Metalba” di Bassano, nota per la produzione di leghe in alluminio. Tuttavia, la recente disoccupazione potrebbe aver accentuato il suo stato d’animo. Affrontare difficoltà economiche in un contesto di complessi rapporti interpersonali ha probabilmente alimentato la spirale di violenza culminata in questo tragico epilogo.

Conseguenze e reazioni della comunità

L’autopsia sui corpi di Riccardo e Vladislav è stata disposta e nei giorni successivi si svolgeranno i funerali, in un contesto di lutto cittadino indetto per commemorare la tragica scomparsa del ragazzo. La notizia ha colpito profondamente la comunità di Oltra di Lamon, dove i residenti si sono detti sconvolti dalla brutalità dell’accaduto. Chi conosceva la famiglia si interrogava su come sia potuto succedere un evento così devastante all’interno di una vita apparentemente tranquilla.

Madre e figlia, sopravvissute a questa tragedia, si trovano attualmente sotto osservazione presso l’ospedale di Feltre in un’area protetta. L’assistenza medica è fondamentale in questo momento delicato e le autorità stanno monitorando attentamente la loro condizione psicologica. La comunità si unisce per offrire supporto e aiuto alle due donne, segnate da un evento che ha stravolto le loro vite e quelle di chi le circonda.