
Un drammatico episodio a Santa Maria a Monte ha visto Benedetto Ceraulo, 63 anni, sparare al volto del figlio 37enne durante una discussione pasquale. Dopo il colpo, Ceraulo ha tentato il suicidio e ora è in condizioni critiche, mentre il figlio, non in pericolo di vita, necessita di un intervento chirurgico. Le indagini sono in corso per chiarire le cause della violenza familiare. - Gaeta.it
Un episodio familiare drammatico ha scosso Santa Maria a Monte, un comune in provincia di Pisa, martedì 22 aprile. Benedetto Ceraulo, 63 anni, già noto per la sua storia legata all’omicidio di Maurizio Gucci nel 1995, ha sparato al volto del figlio di 37 anni durante una discussione accesa. Dopo aver ferito il figlio, Ceraulo ha tentato di togliersi la vita, lasciando la comunità scossa e in attesa di chiarimenti sui motivi di una lite così violenta.
La lite familiare e il dramma della sparatoria
L’incidente si è verificato in mattinata, quando Ceraulo e il figlio si sono trovati in casa per le festività pasquali. È emerso che il padre, originario di Caltanissetta ma residente da due anni in una casa di campagna a Santa Maria a Monte, da tempo viveva da solo dopo essersi trasferito. Le dinamiche familiari sono rimaste poco chiare, ma la lite tra padre e figlio ha preso una piega tragica quando Ceraulo ha impugnato una pistola di piccolo calibro e ha sparato al figlio, colpendolo al volto.
Nonostante il grave infortunio, il giovane è riuscito a reagire, mettendosi alla guida della propria auto per fuggire. Dopo circa 300 metri, si è fermato presso un bar, dove ha chiesto aiuto, allertando i soccorsi e riferendo dell’accaduto. Questo gesto ha probabilmente salvato la sua vita.
La condizione dei feriti e l’intervento dei soccorsi
Dopo il tentato omicidio, il figlio di Ceraulo è stato trasportato in ospedale, dove i medici hanno dichiarato che non è in pericolo di vita, sebbene necessiti di un intervento chirurgico per affrontare le conseguenze della sparatoria. Le condizioni di Benedetto Ceraulo, invece, risultano critiche. Dopo il colpo inferto al figlio, ha rivolto l’arma contro se stesso, generando preoccupazione sulle sue possibilità di sopravvivenza. Attualmente è ricoverato in un altro reparto dell’ospedale di Pisa in stato grave.
Le indagini in corso
Le autorità stanno indagando sull’incidente, cercando di ricostruire la vicenda che ha portato a questa violenza in famiglia. I carabinieri stanno raccogliendo informazioni e testimonianze per chiarire il contesto della lite che ha preceduto il tragico evento. Al momento, non ci sono testimoni diretti, ma la situazione familiare tra i due sembra essere stata segnata da complessità e tensioni preesistenti.
Con questo episodio, la comunità locale e gli amici di Benedetto Ceraulo si interrogano su come sia potuto arrivare a un simile gesto, soprattutto in considerazione del suo passato legato a un omicidio che ha segnato la cronaca e ha avuto rilevanza storica. La situazione resta delicata mentre si attende una risposta dalle autorità e si spera per un rapido recupero del figlio, che affronta ora una nuova battaglia dopo questa esperienza traumatica.
L’attenzione è ora rivolta al progresso delle indagini e alla sorte dei coinvolti.