Home » Lifestyle » Primo Maggio a rischio: il concertone di San Giovanni potrebbe saltare dopo la morte di Papa Francesco
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A Roma, ogni decisione è rimandata di ora in ora. Dopo la morte di Papa Francesco, avvenuta ieri mattina alle 7:35, l’intero calendario degli eventi previsti nei prossimi giorni è stato messo sotto osservazione. E il Concertone del Primo Maggio, previsto a Piazza San Giovanni, potrebbe non svolgersi come annunciato. Troppo vicina la data del possibile funerale del Pontefice, troppi i dubbi legati alla sicurezza e alla gestione della città in un momento tanto delicato.

La macchina del concertone si ferma in attesa

Fino a pochi giorni fa, si parlava di grande ritorno. Dopo l’edizione “di passaggio” al Circo Massimo, l’edizione 2025 avrebbe riportato il palco e la folla proprio lì, nella piazza che da oltre trent’anni rappresenta la Festa dei Lavoratori. Ora però tutto si è complicato. Secondo fonti vicine alla Prefettura, i funerali di Papa Francesco potrebbero tenersi proprio il 30 aprile, appena ventiquattr’ore prima dell’evento.

È qui che nasce il problema. Due appuntamenti ravvicinati, entrambi di massa, da gestire nello stesso quadrante urbano. Il primo con capi di Stato, diplomatici, centinaia di vescovi, migliaia di pellegrini. Il secondo con decine di migliaia di giovani, artisti, tecnici, addetti ai lavori, forze dell’ordine. In mezzo, una città da tenere in piedi. È questa la vera emergenza logistica che sta valutando in queste ore il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, riunito oggi in Prefettura.

I nomi in scaletta e il ritorno della vecchia conduzione

L’elenco degli artisti era già stato definito. Brunori Sas, Ermal Meta, Noemi, Franco126, BigMama, Gabry Ponte, Gaia, Joan Thiele, Alfa, Lucio Corsi, Mondo Marcio, Anna Castiglia, I Benvegnù, Centomilacarie, Bambole di Pezza, Gio Evan & Legno, Shablo con ospiti. Tutti attesi su quel palco il 1° maggio. Alla conduzione, confermati Noemi, BigMama ed Ermal Meta, come nell’edizione precedente.

Nelle ultime ore, però, le comunicazioni si sono fermate. Nessun nuovo annuncio da parte di iCompany, la società che produce l’evento. Nessuna nota da parte delle sigle sindacali. Si aspetta. Anche loro, come tutti, sono in attesa di capire se e dove si potrà suonare.

Lo scenario è complesso. Perché c’è anche il Giubileo a far da cornice. E una città già sotto pressione per l’arrivo di migliaia di pellegrini. In queste condizioni, è difficile immaginare di reggere due appuntamenti così ravvicinati, nello stesso spazio, a poche ore di distanza.

Oggi la riunione decisiva: tre ipotesi sul tavolo

La giornata di oggi, 22 aprile, sarà decisiva. Nel vertice in corso tra Comune di Roma, Vaticano, Prefettura e forze dell’ordine si discuteranno tre ipotesi principali: conferma del concertone a San Giovanni (oggi poco probabile), spostamento in altra sede, come già accaduto nel 2024, oppure rinvio o annullamento dell’evento.

I tempi sono strettissimi. Ogni decisione va presa ora, perché ogni ora persa è un problema in più per chi organizza. Roma ha già vissuto situazioni simili, ma mai con questa combinazione: un funerale papale, il Primo Maggio, il Giubileo in corso, e migliaia di turisti già in città.

Il rischio concreto è che la festa del lavoro, almeno quest’anno, debba cedere il passo a una fase di lutto mondiale. E forse non potrebbe essere altrimenti. Domani, forse già in serata, arriverà la comunicazione ufficiale. Fino ad allora, tutto resta sospeso.