
Il rapporto del Fondo Monetario Internazionale avverte di un elevato rischio per la stabilità finanziaria mondiale, evidenziando incertezze dovute a tensioni nei mercati e correzioni possibili nel mercato azionario statunitense. Le stime sul PIL globale sono state riviste al ribasso, con un tasso di crescita previsto del 2,8% per quest'anno. Le politiche commerciali e le incertezze geopolitiche, in - Gaeta.it
Il recente rapporto del Fondo Monetario Internazionale mette in luce un elevato rischio per la stabilità finanziaria mondiale. Secondo l’analisi, le tensioni derivanti dalle attuali condizioni finanziarie e dall’inaffidabilità dei mercati stanno creando un clima di incertezze. Inoltre, gli esperti avvertono che le correzioni nel mercato azionario degli Stati Uniti sono possibili, dal momento che le valutazioni dei titoli continuano a rimanere elevate.
stime del Fmi sul Pil globale in calo
Il Fmi ha rivisto le sue previsioni riguardanti il prodotto interno lordo globale, evidenziando come le tariffe commerciali imposte dall’ex presidente Donald Trump, insieme alle risposte di altri paesi, continueranno a influenzare negativamente l’economia mondiale. Nel report del World Economic Outlook , l’istituzione con sede a Washington ha comunicato una diminuzione delle aspettative di crescita per il 2025 e l’anno successivo. Spicca la cautela degli analisti, che hanno definito la recente pubblicazione una “previsione di riferimento”, a causa della complessità attuale degli eventi globali.
Le conseguenze delle politiche commerciali e delle incertezze geopolitiche stanno colpendo specialmente l’Italia, come evidenziato nelle stime di crescita italiane. La situazione si fa complessa in un contesto già fragile, dove le fluttuazioni dei mercati colpiscono vari settori.
un contesto di incertezze e sfide economiche
Il rapporto del Fmi chiarisce che, dopo un periodo di stabilizzazione, l’economia globale ha subito un cambiamento significativo. Le recenti incertezze hanno portato a una revisione al ribasso delle previsioni di crescita, portando gli esperti a segnalare il contesto difficile nel quale i governi si trovano a operare. Le tariffe doganali raggiungono livelli storici, contribuendo a creare un ambiente imprevedibile, che gli economisti considerano inusuale per il sistema economico globale che si è sviluppato negli ultimi ottant’anni.
Secondo le stime, il tasso di crescita globale dovrebbe posizionarsi attorno al 2,8% per quest’anno, una diminuzione di 0,5 punti percentuali rispetto alle previsioni formulate a gennaio 2025.
impatti dei dazi sulle prospettive economiche
La questione dei dazi imposti è al centro delle preoccupazioni espresse nel rapporto. Il Fmi ha tenuto in considerazione le modifiche ai dazi doganali fino al 4 aprile, pur non prendendo in esame l’intero spettro delle misure di ritorsione tra le potenze economiche come Pechino e Washington. Pierre-Olivier Gourinchas, economista capo del Fmi, ha sottolineato come il massiccio incremento dei dazi e la continua incertezza spaziano sull’economia mondiale, avvertendo che se questa situazione persiste, il rallentamento del tasso di crescita globale è scontato.
L’analisi del Fmi offre uno spaccato di una realtà economica dove le tensioni commerciali e politiche influenzano la direzione futura delle economie di tutto il mondo. Le affermazioni del Fmi rappresentano un richiamo all’attenzione sulla necessità di affrontare queste sfide per garantire stabilità e crescita sostenibile a lungo termine.