Home » Travel » Viaggi in crisi e festival letterari: il racconto degli artisti in movimento
Viaggi_in_crisi_e_festival_let

L'articolo esplora le complessità del viaggio nel mondo contemporaneo, evidenziando le frustrazioni legate a burocrazia e overtourism. Attraverso il nuovo libro di Daria Galateria, “Atlante degli artisti in affari”, si raccontano le disavventure di artisti e scrittori, sottolineando come il viaggio, anziché essere un momento di relax, diventi spesso un'esperienza stressante e piena - Gaeta.it

Il libro di Daria Galateria, “Atlante degli artisti in affari”, esplora le sfide e le frustrazioni dei viaggiatori moderni, tra overtourism, burocrazia e disavventure artistiche.

Muoversi nel mondo contemporaneo, sia che si tratti di un breve viaggio in treno o di un sogno di esplorazione nello spazio, sempre più spesso genera frustrazione per i viaggiatori. A complicare la situazione c’è la cultura dell’overtourism e varie difficoltà burocratiche, che rendono ogni esperienza di viaggio faticosa. Un nuovo libro di Daria Galateria, “Atlante degli artisti in affari”, esplora le disavventure degli artisti e degli scrittori, offrendo uno spaccato affascinante delle loro esperienze tra Grand Tour e festival letterari.

Il volo spaziale e le complicazioni dei viaggi moderni

Nel 2021, il volo spaziale della moglie di Jeff Bezos ha suscitato molta attenzione. Lauren Sánchez, in compagnia di un equipaggio tutto femminile, ha trascorso 11 minuti in orbita. Questo evento ha attratto l’attenzione dei media, non solo per l’originalità dell’idea – un viaggio che molti hanno definito come “l’addio al celibato orbitale” – ma anche per gli sviluppi che seguiranno, come il suo imminente matrimonio a Venezia. Tuttavia, questo rappresenta solo una delle numerose complicazioni che oggi i viaggiatori devono affrontare.

Viaggiare si è fatto difficile per motivi legati non solo alla burocrazia dei visti, ma anche al clima di paura generato da misure di sicurezza sempre più severe. Giorgia Meloni ha dimostrato che è possibile effettuare un viaggio di lavoro a Washington in sole 24 ore, ma per il cittadino medio organizzare una visita negli Stati Uniti può essere un vero e proprio incubo. I rigorosi controlli e le domande dettagliate sui propri spostamenti possono risultare intimidatori. Addirittura, si registrano casi di turisti bloccati alla frontiera, come un ricercatore francese rispedito in patria, rendendo la prospettiva di un viaggio lungo e costoso poco attraente. La caduta dei visitatori in arrivo dall’Europa verso gli Stati Uniti, con un calo del 17%, ne è una chiara dimostrazione.

Le limitazioni riguardano anche altre destinazioni europee. Londra ha introdotto un permesso provvisorio di entrata, accentuando ulteriormente le difficoltà. Queste complicazioni hanno portato a un incremento del turismo verso altre località, come dimostra il Giubileo a Roma, contrariamente a chi prevedeva un calo di visitatori.

L’inizio della stagione dei ponti e l’aumento dei furti

Con l’arrivo della stagione primaverile, il panorama dei viaggi in Italia si complica. Durante le festività come Pasqua, il 25 aprile e il primo maggio, i treni spesso appaiono sovraffollati e in ritardo. Viaggiare diventa così un vero stress, non solo per il tempo di attesa, ma anche per i furti più audaci. I ladri sempre più creativi sembrano trovare ogni giorno nuove strategie per derubare i turisti, sostituendo il loro bagaglio vuoto con zaini altrui.

Le code si trasformano in un altro aspetto difficile da affrontare. Le attese si allungano ovunque, che si tratti di musei o di ristoranti rinomati. In particolare, le nuove tendenze alimentate dai social media stanno rendendo le trattorie più celebri, sollecitando lunghe linee di persone in attesa di farsi immortalare mentre gustano le ultime specialità culinarie. Ferragosto non è lontano, e il comportamento degli italiani sembra adattarsi a una situazione sempre più insostenibile. Da un popolo noto per scavalcare le file, ora ci si ritrova a sottostare a regole di disciplina che fino a poco tempo fa erano estranee alla cultura di viaggio italiana.

Le disavventure degli artisti viaggiatori

Daria Galateria ha dedicato il suo ultimo libro agli artisti viaggiatori, illustrando come il viaggio possa rivelarsi un vero tormento. Nel suo “Atlante degli artisti in affari”, l’autrice racconta le fatiche degli autori che, invece di godere di un semplice viaggio, si trovano in situazioni al limite del surreale. Servendosi di esempi storici, Galateria mette in evidenza che viaggiare spesso non significa riposo, bensì passare da una presentazione all’altra.

Il divario tra attesa e realtà del pubblico è spesso straziate per chi scrive. Gli eventi si tengono in località isolate, dove il pubblico è assente, e il tempo che si trascorre viaggiando viene percepito come un’odissea. L’autore racconta di come le distrazioni e l’inefficienza nella logistica possano trasformare quello che dovrebbe essere un tour promozionale in una corsa ad ostacoli. Le aspirazioni si infrangono in contesti dove i lettori sono ancora al mare. Questo porta spesso gli scrittori a prendere la decisione di non partecipare più a festival o eventi, pur riconoscendo che queste occasioni potrebbero essere importanti per la loro carriera.

Artisti e luoghi simbolici: da Hemingway a Miller

Il viaggio degli scrittori e degli artisti si intreccia con la storia e la cultura dei luoghi che frequentano. Ad esempio, Henry Miller, che si rifugiò in un casolare isolato in California per scrivere “Tropico del Cancro”, rappresenta un’immagine emblematiche dell’artista che, lontano dal caos, trova la creatività. La biblioteca nel Big Sur, famosa per aver accolto opere significative, testimonia come alcuni luoghi siano diventati veri e propri pellegrinaggi per i fan della letteratura.

Le avventure degli artisti non sono sempre prive di pericoli. Storie affascinanti emergono da epoche passate. Un esempio è rappresentato da Turgenev, che durante un viaggio in piroscafo si trovò nel panico quando l’imbarcazione prese fuoco. La capacità di trasformare momenti di crisi in nuove opere, come nel caso di Wagner con “L’Olandese volante”, evidenziano come il viaggio possa essere fonte di ispirazione.

La rappresentazione del viaggio nella scrittura

Nel complesso, il viaggio non è solo un atto fisico, ma diventa parte integrante della narrazione stessa. La scrittura si rivela attraverso le esperienze vissute, consolidando il legame tra l’autore e il luogo attraversato. Tra esperienze drammatiche e mundane, scrittori come Vladimir Nabokov e William Somerset Maugham hanno saputo trarre ispirazione da viaggi che avrebbero potuto sembrare da incubo.

Quando contenuto e contenitore si mescolano, i viaggiatori si ritrovano in un continuo adattamento ai cambiamenti, sia nei luoghi che nelle esperienze vivono. Questo percorso continua ad evolversi nella realtà contemporanea, creando legami sempre più complessi con gli scenari globali. Le esperienze di viaggio rimangono un tema fertile per la letteratura, con le avventure degli artisti che continuano a ispirare nuove generazioni.