Rintracciato scheletro in auto abbandonata: mistero di scomparsa riaperto a Fosdinovo
Ritrovata un’auto abbandonata con resti umani nei boschi di Fosdinovo, riaccendendo le indagini sulla scomparsa di Angelo Paolo Luciani, avvenuta nel 2015. Risultati degli esami biologici attesi.

Un'auto abbandonata con resti umani è stata trovata nei boschi di Fosdinovo, riaccendendo l'attenzione sulla scomparsa nel 2015 di Angelo Paolo Luciani. I carabinieri stanno indagando, in attesa di esami biologici per confermare l'identità dei resti. La famiglia spera di chiudere un doloroso capitolo della loro vita. - Gaeta.it
Un terribile ritrovamento, avvenuto sabato mattina, ha riacceso i riflettori su una scomparsa avvenuta nel 2015. Nei boschi vicino a Fosdinovo, in provincia di Massa e Carrara, i cercatori di metalli hanno scoperto un’auto abbandonata circondata dalla vegetazione. All’interno del veicolo, un mucchio di ossa è stato rinvenuto nel posto del conducente, portando all’attivazione immediata da parte dei carabinieri della compagnia di Carrara.
Un ritrovamento inquietante
Il ritrovamento è avvenuto sabato scorso, quando due giovani, intenti nella ricerca di metalli preziosi, si sono imbattuti in una Lancia Y bianca, l’auto riportata da numerosi testimoni durante la scomparsa. A richiamare l’attenzione degli investigatori è stato non solo il modello del veicolo, ma anche il fatto che il GPS dell’auto aveva emesso l’ultimo segnale proprio dalla zona boschiva attorno a Fosdinovo. I carabinieri, immediatamente allertati, hanno avviato le procedure di recupero e analisi dei resti umani, ora oggetto di indagini approfondite.
L’attesa dagli esami biologici
Le autorità stanno ora attendendo i risultati degli esami biologici, già richiesti dalla Procura di Massa-Carrara, per confermare se i resti appartengano effettivamente al 56enne scomparso. Le implicazioni di questo ritrovamento sono enormi; se i test dovessero confermare l’identità, si chiuderebbe un capitolo doloroso per la famiglia di Angelo Paolo Luciani. Le indagini precedenti sull’incidente avevano portato a considerare la sua scomparsa come allontanamento volontario, anche se la famiglia non era mai stata d’accordo con questa ipotesi.
I dettagli della scomparsa
La misteriosa scomparsa di Luciani era già di per sé intricata. Il giorno della sua scomparsa, il 3 novembre 2015, aveva trascorso del tempo con il padre, lavorando in casa e raccogliendo olive. I due avevano condiviso un momento di routine familiare, ma successivamente Luciani è scomparso senza lasciare tracce. Una pentola con il gas acceso è stata rinvenuta sui fornelli, un dettaglio inquietante che ha lasciato intendere che potesse ritornare a breve. Il giorno successivo, il padre aveva trovato casa vuota e l’auto di Angelo Y10 bianca era andata anch’essa perduta, senza lasciare alcuna indicazione sul suo destino.
Possibili scenari sugli eventi
Le prime linee investigative suggeriscono che il 56enne possa essere stato coinvolto in un incidente stradale, perdendo il controllo del veicolo in una zona difficilmente accessibile. Se confermato, questo ipotetico sinistro potrebbe spiegare perché la sua auto sia rimasta nascosta così a lungo in una zona di fitta vegetazione. Crescita della natura, unita alla mancanza di accesso facilitato per i soccorsi, potrebbe aver creato le condizioni ideali per il nascondimento del veicolo. A questo punto, solo il tempo e i risultati degli esami potranno fare chiarezza su come si sono svolti i fatti e sul destino di Angelo Paolo Luciani.
Rimanere aggiornati su questo caso è fondamentale, poiché il ritrovamento di questo scheletro potrebbe finalmente fornire risposte a una famiglia che anela a chiudere un capitolo irrisolto della propria vita.