
L'articolo analizza l'aumento dei costi di trasporto e dei beni alimentari in vista della Pasqua 2025, con rincari vertiginosi sui voli e sui treni, che costringono molti italiani a rivedere le proprie spese. Mentre una parte della popolazione prevede di viaggiare durante i ponti festivi, molti restano a casa per contenere i costi, affrontando anche aumenti nei prezzi di cioccolata - Gaeta.it
La Pasqua del 2025 si avvicina e con essa si aprono venti di protesta da parte dei consumatori. Con l’arrivo dei ponti festivi del 25 aprile e del 1° maggio, cresce l’impulso a viaggiare. Ma molti italiani si trovano a fronteggiare rincari significativi nei costi di trasporto e dei beni alimentari, costringendo molti a ripensare le proprie spese.
aumenti vertiginosi nei trasporti
Secondo le ultime stime delle associazioni dei consumatori, i costi per viaggiare durante queste festività sono saliti in modo drastico. A partire da oggi, il prezzo dei voli ha raggiunto punte del 468% in più rispetto al normale. Per esempio, la tratta Milano Linate-Brindisi ha visto un rincaro del 240%, mentre sulla Genova-Catania i prezzi sono aumentati del 248%. Chi cerca di spostarsi da Torino a Lamezia Terme deve ora affrontare una spesa doppia rispetto ai giorni normali. Per chi decide di prendere un treno, la situazione non è migliore: pochi biglietti disponibili e quelli presenti hanno tariffe record, con un aumento del 312% per la Genova-Salerno. Tutto questo si traduce in cifre che possono andare dai 200 euro per un volo da Roma a Palermo fino a 619 euro per andata e ritorno da Milano a Brindisi. Chi desidera viaggiare verso destinazioni extra europee deve prevedere budget ancora più alti, che possono superare i 2.000 euro.
l’impatto sui consumi alimentari
Nonostante molti italiani decidano di viaggiare, una fetta consistente della popolazione resta a casa per Pasqua, affrontando rincari nei beni alimentari. Prodotti simbolici come la cioccolata e le uova di Pasqua vedono un aumento rispettivamente del 10% e del 4,6% su base annua. Questo scenario ha portato le associazioni come Assoutenti, Codacons e Federconsumatori a sollecitare un intervento dell’Antitrust per monitorare i prezzi e tutelare i consumatori. Un’indagine ha rivelato che il 42% degli italiani prevede di limitare le spese pasquali, con circa 10 milioni che non pianificano alcun menù speciale per le festività.
preparativi per i ponti primaverili
Con l’arrivo dei ponti del 25 aprile e del 1° maggio, le aspettative di viaggio rimangono elevate. Le stime di Federconsumatori indicano che circa il 16,2% degli italiani prevede di partire per almeno due giorni durante queste festività, con l’86% di coloro che sceglieranno di rimanere in Italia. Tuttavia, anche per questi viaggiatori ci saranno costi superiori: l’aumento medio sui voli nazionali per il ponte del 25 aprile è dell’88%, mentre per i voli verso le principali capitali europee il rincaro arriva fino al 102%. Anche le tariffe dei pullman, con rialzi dell’80%, e dei treni, con rincari del 32%, rendono la situazione complessa e costosa. Le spese per gli hotel hanno avuto aumenti più contenuti, del 19%, ma rimangono un fattore da considerare per chi organizza viaggi.
La Pasqua di quest’anno si presenta quindi come un periodo di sfide economiche, influenzando le scelte di viaggio e le abitudini alimentari degli italiani, che si trovano a dover affrontare una nuova realtà, con rialzi che peggiorano le già formate strategie di spesa.