
In Piemonte, l'allerta meteo è scesa a livello arancione grazie a un miglioramento delle condizioni, anche se si prevedono rovesci e temporali nel pomeriggio. L'Agenzia regionale ha segnalato criticità elevate lungo il fiume Po, in particolare a valle di Torino, e allerta arancione per valanghe nelle Alpi. Le nevicate recenti hanno avuto un impatto sulla viabilità. Nonostante un atteso miglior - Immaginario.tv
In Piemonte, l’allerta meteo scende al livello arancione a causa di una graduale attenuazione delle condizioni avverse, provocate dalla depressione “Hans” che ha interessato la regione nelle ultime 24 ore. La perturbazione continua a spostarsi verso est, ma non si escludono rovesci sporadici e temporali che potrebbero intensificarsi nel pomeriggio, in particolare nelle aree di pianura e collina. L’Agenzia regionale per la protezione ambientale ha emesso un’allerta per esondazioni e dinamiche di versante, evidenziando criticità elevate lungo il corso del fiume Po, in particolare a valle di Torino.
previsioni meteo e criticità
Dal punto di vista meteorologico, il pomeriggio si preannuncia instabile, con la possibilità di piogge sparse e temporali localmente intensi. La situazione è monitorata costantemente, soprattutto a causa del potenziale di un ulteriore aggravamento delle condizioni atmosferiche. Le piogge diffuse nelle ultime ore hanno portato a accumuli significativi, in particolare nella fascia pedemontana della provincia di Torino, con picchi superiori a 100 mm in diverse località come Niquidetto e Viu’ Centrale Fucine.
fiumi in difficoltà
Per quanto riguarda le criticità legate ai corsi d’acqua, l’asta del Po presenta una situazione particolarmente delicata. Ma, mentre alcuni fiumi come l’Ovesca e il Toce mostrano segni di calo, altri come l’Orco e la Stura di Lanzo a Torino restano stazionari o in crescita, richiamando l’attenzione sulle possibili inondazioni. In questo contesto, le regioni montuose non sono esenti da problemi: l’allerta arancione per valanghe continua a essere valida dalle Alpi Cozie alle Lepontine, alimentata dalle recenti nevicate.
accumuli nevosi e impatti sul territorio
Le ultime sei ore hanno registrato nevicate considerevoli nelle zone montane, con accumuli che vanno da 100 a 130 cm a quote superiori ai 2.500 metri e fino a 170 cm nelle zone più elevate. Tali eventi hanno avuto un impatto diretto sulla viabilità e sulle comunità montane, con numerose valanghe umide che hanno raggiunto le zone abitate.
In particolare, la neve ha iniziato a scendere a quote sempre più basse, raggiungendo i 1.100 m questa mattina in Val Susa. Le condizioni comportano un’attenzione particolare non solo agli spostamenti, ma anche alla sicurezza di abitanti e turisti nelle aree interessate da fenomeni di versante e possibili valanghe. In generale, il quadro climatico contribuisce a una crescente preoccupazione nel monitoraggio della sicurezza pubblica.
situazione dei fiumi e monitoraggio continuo
Con l’attenuazione prevista delle piogge e il consolidamento dell’alta pressione, ci si attende un generale miglioramento nella giornata di domani. Tuttavia, gli effetti delle precipitazioni delle ultime ore si faranno sentire in termini di aumento dei livelli idrici, specialmente per quanto riguarda il Po, che potrebbe superare le soglie di pericolo in alcune aree. Ad esempio, il tratto del fiume a Isola S. Antonio, in Alessandria, vedrà il transito del colmo di piena nel pomeriggio di domani.
Un monitoraggio attento continua anche per il Lago Maggiore, i cui livelli rimangono al di sopra della soglia di guardia. L’agenzia prevede che, nonostante il miglioramento delle condizioni generali, la situazione idrologica rimarrà sotto osservazione nelle prossime ore e nei giorni a venire.