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Dolomiti da sogno a Pasqua e nei ponti 2025: i laghi segreti e i castelli da visitare ora

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Dolomiti tra laghi, castelli e piste ciclabili: cosa fare a pasqua e nei ponti di primavera 2025

Pasqua cade domenica 20 aprile, con Pasquetta il 21, il 25 aprile di venerdì e il 1° maggio che arriva di giovedì. Una combinazione che apre le porte a lunghi weekend. C’è chi si organizza per partire, chi decide all’ultimo, chi ha solo voglia di staccare un giorno e respirare aria buona.
Per chi è ancora indeciso, le Dolomiti in primavera sono un’alternativa concreta e mai banale: castelli da esplorare, piste ciclabili panoramiche, laghi trasparenti, picnic sul prato, sentieri nei boschi. E poi c’è il silenzio. Che di questi tempi vale più di mille attrazioni.

Giornate al lago: dove andare per rilassarsi nel verde

Appena arrivano i primi raggi caldi, la voglia di uscire si fa più forte. È quel momento in cui si lasciano giacche e divano, si carica lo zaino e si cerca un posto dove fermarsi, anche solo per qualche ora.
Un giro al lago è spesso la scelta più semplice, ma sa essere anche la più rigenerante. Tra le mete più gettonate spicca il Lago di Braies, con le sue acque trasparenti incorniciate dalle montagne. Poco distante, il Lago di Carezza regala colori quasi surreali.
Chi ama i paesaggi più ampi può puntare al Lago di Molveno, nel cuore del Parco Adamello Brenta, mentre chi cerca quiete trova nel Lago di Costalovara, sull’altopiano del Renon, una vera oasi. Da non perdere anche il Lago del Corlo, zona Arsiè, non lontano da Feltre: è il posto giusto per passeggiate lente, con pochi rumori e molti profumi.

In bici tra boschi e valli: le ciclabili più belle delle Dolomiti

Chi ama muoversi anche in vacanza ha solo l’imbarazzo della scelta. Le piste ciclabili delle Dolomiti non sono solo panoramiche: sono veri e propri percorsi immersivi, perfetti per chi vuole staccare ma senza stare fermo.
Una delle più note è la Ciclabile della Drava, da San Candido a Lienz: partenza in Alto Adige, arrivo in Austria, paesaggi che cambiano a ogni curva.
In Val di Fiemme e Val di Fassa, invece, la Ciclabile delle Dolomiti attraversa borghi e prati, salendo dolcemente tra boschi e masi.
Chi vuole pedalare più a lungo può optare per la Via delle Dolomiti, un tracciato ampio che va da Calalzo di Cadore a Dobbiaco, passando per Cimabanche, collegando Belluno e Bolzano in un’unica linea. Serve fiato, ma lo scenario ripaga ogni sforzo.

Castelli, musei e città storiche: arte e cultura senza fretta

Non tutti amano la bici o i sentieri. C’è anche chi preferisce immergersi nella storia, camminando tra mura antiche, cortili silenziosi, palazzi con storie da raccontare. Il Castello del Buonconsiglio a Trento è uno di quei posti che si ricordano. Non solo per l’architettura, ma per l’atmosfera che custodisce.
A Brunico, all’interno del castello, si trova MMM Ripa, uno dei musei voluti da Reinhold Messner, dedicato ai popoli di montagna.
A Bolzano meritano una sosta Castel Mareccio e Castel Roncolo, con i loro affreschi e gli scorci sulle colline.

Poco distante, Trento continua a sorprendere. C’è il centro con Piazza Duomo, il quartiere delle Albere, le tracce del Concilio e perfino la Trento sotterranea. Ma anche i sentieri: chi ha voglia di camminare può salire alla Marzola o raggiungere i luoghi della Prima Guerra Mondiale lungo i crinali.
A pochi chilometri, Rovereto offre una pausa densa di contenuti. Conosciuta anche come “l’Atene del Trentino”, ospita la Campana dei Caduti, musei e palazzi eleganti. È una città che si visita senza fretta, dove ogni pietra ha qualcosa da dire.